sabato 14 dicembre 2013

Wikipedia come la Gestapo

Gli amministratori di Wikipedia, com'è noto, sono una figura "di servizio". Eletti dalla comunità, hanno accesso ad alcune funzioni particolari (come quelle di poter bloccare una pagina o un utente) e pertanto devono essere particolarmente affidabili ed equilibrati.

Questo in teoria.

In pratica, nella Wikipedia italiana le elezioni sono diventate una farsa. Vi partecipano in pochi (la stragrande maggioranza degli utenti si disinteressa di queste procedure) e intorno ad esse si crea un clima di complicità, intimidazioni e alleanze che rispondono solo a logiche di potere e non di "buona amministrazione". Proprio come avviene nella vita reale: in fondo, Wikipedia è lo specchio della società, nel bene e - purtroppo - nel male.

Così, molti amministratori ormai esercitano una carica fine a sé stessa, compiacendosi del potere di decidere la "vita o la morte" di pagine, procedure, utenti. Si sentono piccoli imperatori e spietati vigili urbani, pronti a punire chiunque non si inchini al loro cospetto e a graziare chi fa atto di fede.
Basterà scorrere le precedenti "puntate" del nostro blog per verificare quanto tutto ciò sia vero e documentato.

Tra questi amministratori, uno dei peggiori è Vituzzu, tanto capace (perché indubbiamente è tra i più esperti e assidui) quanto prepotente, subdolo e arrogante. Quello che mostriamo oggi è un altro esempio evidente del suo modo di comportarsi e del clima aberrante che si è creato su Wikipedia per colpa sua e dei suoi amici e alleati.

Questa volta al centro della vicenda c'è la pagina di Francesca Fioretti, una figura emergente nel mondo dello spettacolo. La pagina al momento non è disponibile su Wikipedia, perché sono quasi quattro anni che viene proposta e cancellata perché ritenuta "non enciclopedica".

Sia chiaro, di questa Fioretti non sappiamo nulla e non ci interessa nulla, e in linea di principio non c'è alcun motivo per cui finisca su un'enciclopedia.
Però bisogna ammettere che:
1) risponde ai criteri di enciclopedicità che la Wiki italiana si è data;
2) è molto più enciclopedica di tantissima insignificante spazzatura che si trova tra le voci della Wiki italiana;
3) una voce occupa pochi kb, si fa prima a tenerla che a cancellarla, in fin dei conti si tratta pur sempre di informazioni che non fanno male, l'importante è che non sia promozionale.

Ma non è questo il punto.

Se qualcuno vuole creare (o ricreare) una voce e qualcun altro è contrario perché la ritiene non enciclopedica, le regole di Wikipedia (e il buon senso) vogliono che se ne discuta e che sia la comunità a decidere il da farsi, serenamente.

Vediamo, invece, cosa è successo quando una certa Giovy285 ha provato a ripristinare la voce:


Giovy ha spiegato le ragioni per cui riteneva enciclopedico il personaggio e ha fatto notare che la Fioretti, per il suo ruolo di attrice protagonista in un film e le sue partecipazioni a eventi e spettacoli, risponde ai criteri di enciclopedicità.

L736, un amministratore che si definisce "l'adminalcolico" (già questo la dice lunga) ha contestato l'opinione di Giovy.
Un secondo utente, Yoggysot, è intervenuto a favore del mantenimento della voce e per consigliare alcune modifiche.
Una situazione tranquilla, dove però L736 si trovava in minoranza.

Ed ecco che improvvisamente è piombato Vituzzu.
Senza alcuna ragione, visto che già c'era un amministratore (sia pure alcolizzato) che stava seguendo la vicenda, se non quella di dimostrare, ancora una volta, il proprio potere.

Mi scuso se sono brusco ma, detto in termini spiccioli, mi potresti spiegare cosa c'è dietro? --Vito (msg) 11:52, 5 dic 2013 (CET)

Cosa c'è dietro? Che interessa se e cosa c'è dietro? C'è una voce, c'è un personaggio, ci sono delle opinioni (favorevoli o contrarie) sul mantenimento della voce. Su questo si deve discutere. Se un personaggio è enciclopedico, dietro può esserci pure Ali Babà ma quel personaggio merita la voce. Se non è enciclopedico, la voce non va creata e - se c'è - va cancellata. A prescindere dalla dietrologia.

Ma Vituzzu ama giocare a fare il poliziotto (e poi l'accusatore, e poi il giudice, tutto assieme) e vuole investigare. Vuole capire cosa c'è dietro! E sì che si tratta della voce di una semplice attrice emergente, mica di Osama Bin Laden!

La povera Giovy, allora, ha spiegato che non c'era nulla dietro, se non il desiderio di rivalutare l'enciclopedicità della Fioretti alla luce delle sue interpretazioni e partecipazioni recenti.
Una risposta tranquilla, insomma, che poteva rappresentare una base di confronto.

Ma Vituzzu non era interessato a confrontarsi, bensì a fare il giustiziere. Anzi, la Gestapo:

No, un'altra questione: questa pagina è stata al centro di un pastrocchio inverecondo di sockpuppet, fonti falsificate, trolling e quant'altro. Ricompare dal nulla uno dei protagonisti, io lo blocco e tu dici di condividerne la connessione e ti prendi in carico di mettere questa pagina a ogni costo malgrado tu solitamente non ti occupi di spettacolo ma di musica leggera. Se a questo aggiungo che non hai edit fuori dall'orario d'ufficio inizio a vedere qualcosa di molto, troppo, strano.--Vito (msg) 14:29, 5 dic 2013 (CET)

Dunque. Vituzzu non ha preso minimamente in considerazione la pagina in sé, ossia le ragioni per cui la voce potrebbe essere enciclopedica. Non ha risposto alle osservazioni di Giovy né a quelle di Yoggysot.
Ha detto:
1) che la pagina è stata al centro di un pastrocchio... Ma adesso che c'entra? Se la pagina di Nelson Mandela fosse stata al centro di uno o di mille pastrocchi, sarebbe un motivo per negarne l'enciclopedicità?
2) che ricompare dal nulla uno dei protagonisti... E quindi? La voce è enciclopedica o no? Questa è la domanda a cui bisogna dare una risposta. Ma Vituzzu ha altri fini... non certo quello di rendere un servizio a Wikipedia...
3) che Giovy ha messo la pagina nonostante non si occupi di spettacolo ma di musica leggera... ma saranno pure c..zi suoi, i motivi per cui ha deciso di occuparsi, per una volta, di un voce di spettacolo, o no? E che cosa c'entra con l'enciclopedicità della voce???
4) Se a questo aggiungo che non ha edit fuori dall'orario di ufficio, inizio a vedere qualcosa di molto, troppo, strano...

E questo è proprio il colmo. E' l'aberrazione. E' la Gestapo.
Non solo Vituzzu è andato a sindacare gli "hobby" di Giovy, ma addirittura contesta che non ha edit fuori dall'orario di ufficio!!!
E che ne sa, Vituzzu, di che lavoro fa Giovy? Ammesso che lavori, s'intende. E che c'entrano gli orari di uffici? Se uno decide di editare su Wikipedia dalle 14 alle 14:30, perché quella è la sua pausa pranzo e preferisce spendersela così, possibile che debba venire un inquisitore come Vituzzu a chiederne conto?

MA CHE ENCICLOPEDIA E' QUESTA?????

Se la voce non va bene, Vituzzu, fai il piacere di dirlo chiaramente, di spiegare cosa non va bene, non di indagare sui fatti privati degli utenti !!!

E la povera Giovy è costretta a spiegare:

Scusa non lavoro, quindi non so perchè stai parlando di orari d'ufficio, infatti ci sono miei edit anche di domenica. Solitamente edito quando mi va o quando ho tempo. Io mi occupo soprattutto di musica, ma non ho detto di non essermi mai occupata d'altro. Per esempio mi capitò e riscrissi la voce Dsquared² non avendola mai seguita prima, questo perchè ritenevo che aveva del potenziale enciclopedico e ho deciso di riscrivere la pagina (ti ho fatto quest'esempio perchè ricordo di averti incrociato lì). Personalmente posso dirti che me ne sto occupando adesso perchè ho seguito Pechino Express. --Giovy285 (msg) 14:44, 5 dic 2013 (CET)

Giovy è costretta a dire che non lavora, è costretta a spiegare che edita anche di domenica, è costretta a dire che edita quando le va o quando ha tempo. E' costretta a spiegare perché si è occupata di spettacolo e non solo di musica. E' una vera e propria umiliazione della dignità personale.

E Vituzzu, probabilmente in presa ad orgasmi multipli per il piacere di aver sfoggiato il proprio potere inquisitorio, tutt'altro che pago ha continuato a insistere:

C'è chi è aperto anche di domenica e diciamo che è strano non avere un edit su quasi seimila dopo le 20, no? Comunque il punto principale è questa tua presa in carico della "missione" di un sock, ribadisco, cosa sta succedendo? Ricorda questo, nella migliore delle ipotesi stai facendo un favore a una persona che conosci e che non si rende conto che ti sta mettendo nei guai. --Vito (msg) 14:55, 5 dic 2013 (CET)

Aperto di domenica? Strano non editare dopo le 20?
Sembra un interrogatorio!
E anche se fosse? Cosa c'è di male a editare prima delle 20? C'è gente che la sera ha da fare, deve preparare la cena, mettere a letto i bambini... magari non ha tempo di cazzeggiare su Wiki come fa Vituzzu tutto il giorno.
Ma la cosa peggiore è quella scritta dopo.
Non solo Vituzzu decide che "nella migliore delle ipotesi stai facendo un favore a una persona che conosci", come se fosse una cosa gravissima, quella di fare un favore... ma addirittura intimidisce Giovy dicendo che si sta "mettendo nei guai"!!!!

E quali guai, di grazia? Giovy deve aspettarsi una bomba al tritolo sotto casa o una salva di lupara per strada?
Chi si crede di essere Vituzzu? Il giustiziere della notte?

Svegliati, Vituzzu. Tutto quello che puoi fare a Giovy è premere il tastino per bloccarle l'accesso su Wiki. Per te sarà anche una grandissima dimostrazione di potere e probabilmente avrai un'altra sequenza di orgasmi... ma a Giovy non riuscirai nemmeno a sfiorarle un capello.
Le basterà spendere 10 euro per una chiavetta Internet e avrà un IP tutto nuovo dal quale collegarsi con un qualsiasi altro username.

Ma il tono da inquisizione, le insinuazioni sulla vita privata, la contestazione degli orari di connessione, le minacce... evidenziano un atteggiamento da Gestapo, tutto finalizzato a mettere in discussione la persona e a intimidirla, piuttosto che pensare alla voce e alla sua enciclopedicità.

C'è poco da aggiungere: quella illustrata è l'ennesima pagina infamante per la Wikipedia italiana e, soprattutto, per Vituzzu.

Ringraziamo P.S. per la segnalazione.

Attenzione: se leggi questo post su un sito diverso da Wikiperle (http://wikiperle.blogspot.com), potresti leggere una versione alterata e non autorizzata del post originale.

lunedì 21 ottobre 2013

I morti di Lampedusa non sono enciclopedici (ma solo in Italia...)

Ogni tanto qualcuno ci chiede perché ce la prendiamo tanto con Wikipedia.
In realtà non abbiamo nulla contro Wikipedia, anzi. Siamo semplicemente disgustati da tutti quelli che la usano per dare sfogo alle proprie alterazioni psichiche.

Parliamo soprattutto di amministratori che di fatto gestiscono le voci di Wikipedia non per il bene dell'enciclopedia (che, ogni tanto è bene ricordarlo, è una risorsa al servizio degli utenti, ossia dei lettori e fruitori) ma per compiacersi del potere acquisito in quell'angolo di Internet.

Un gruppo di bamboccioni, è questa la sintesi ultima dello stato attuale della "dirigenza" di Wikipedia italiana, un gruppo composto prevalentemente da bamboccioni anche ignoranti e prepotenti.

La cancellazione delle pagine biografiche è uno degli aspetti più evidenti del problema. Abbiamo constatato più volte, anche grazie a numerose segnalazioni di lettori e di wikitrapper, la cancellazione di pagine di personaggi indubbiamente enciclopedici, solo perché sconosciuti all'amministratore di turno compiaciuto di poter cancellare la storia di una vita con un click del mouse. Ignoranza e prepotenza, appunto.

Ma veniamo alla Wikiperla odierna.

Il 3 ottobre 2013 un'imbarcazione carica di disperati, salpati dalle coste della Libia in cerca di un destino migliore rispetto a quello assegnatogli dall'unica colpa di essere nati nel posto sbagliato al momento sbagliato, è naufragata al largo dell'isola di Lampedusa. La stragrande maggioranza di quei poveri miserabili, uomini, donne, bambini, è annegata a poche bracciate dalla salvezza. Era gente che non aveva mai visto il mare, non sapeva nuotare, non sapeva galleggiare. Possiamo solo lontanamente immaginare gli ultimi istanti di terrore di quelle povere persone.
Quasi 400 cadaveri sono stati recuperati nei giorni seguenti. Una tragedia immane. E' la peggiore strage di migranti dal dopoguerra ed è accaduta qui, nel Mediterraneo, nelle acque italiane, di fronte alla bellissima isola di Lampedusa.

Già solo questo basta a rendere enciclopedico l'evento.

E invece no, su Wikipedia italiana c'è qualcuno che la pensa diversamente, qualcuno che vorrebbe che nemmeno il ricordo della tragedia possa trovare spazio su Wikipedia.
Infatti il 6 ottobre 2013 l'amministratore Vituzzu (il peggior amministratore che Wikipedia abbia mai avuto, assieme all'amico e altrettanto pessimo Montesacro) ha cancellato la pagina che qualcuno aveva creato sulla strage, trasferendola a Wikinews, il notiziario cugino di Wikipedia.

Quei 400 morti, però, erano già una notizia su tutti i media nazionali e internazionali. Non avevano bisogno di un ennesimo trafiletto su un altro media, anche se targato Wiki.
Avevano bisogno, o meglio diritto, di avere uno spazio su Wikipedia, anche per dare un senso a quel disperato massacro, alla sua spaventosa grandezza, simbolo di una tragedia umanitaria che è Storia di questi ultimi decenni.

E dopo Vituzzu, altri due amministratori, Phantomas e L736E, hanno cancellato nuovamente la pagina (che gli utenti si ostinavano a riproporre) rispettivamente il 7 e il 9 ottobre.
Ecco lo shot che documenta le vergognose cancellazioni:


A quel punto nessuno si è più azzardato a reinserire la pagina.
La tragedia di Lampedusa, quei 400 morti, non solo non hanno un nome ma nemmeno una storia su Wikipedia italiana. Non sono mai esistiti. Uccisi due volte.

E sapete qual è la cosa più assurda? Se andate a vedere su Wikipedia inglese la voce c'è! Nessuno si è sognato di cancellarla. Ecco lo shot:


Evidentemente gli amministratori della Wiki inglese sono Uomini, nel senso vero della parola. Mentre questi "signorini" qui al massimo sono "ominicchi" e "quaquaraqua", come scriveva Leonardo Sciascia.

Perché hanno agito così? Perché sono razzisti? Perché odiano gli immigrati? Perché in fondo in fondo pensano "400 in meno..."? Forse.
Ma più probabilmente è solo l'ennesimo godimento per aver dimostrato il loro potere: premere un tasto e cancellare un evento storico così importante; decidere cosa è importante e cosa no; costringere gli utenti a chiedere sottomessi il permesso di creare una pagina.

Quale che sia la ragione, restano dei vigliacchi di infima specie, che si nascondono vigliaccamente come vermi (senza offesa per i vermi...) dietro il concetto di enciclopedicità.

Ringraziamo tutti i lettori che ci hanno scritto per segnalare la Wikiperla e in particolare i primi, A.S. e Giulia BC.

sabato 17 agosto 2013

Renato Accorinti su Wikipedia

Renato Accorinti è l'attuale sindaco di Messina, e in quanto tale ha la sua brava pagina su Wikipedia. La storia di questa pagina, però, nasce ben prima della sua elezione a sindaco e rappresenta un buon esempio delle dinamiche di malfunzionamento della Wiki italiana e dell'approccio poco enciclopedico di molti contributori che abbiamo altre volte rimarcato.

La pagina nasce il 3 febbraio 2013 (molto prima dell'elezione a sindaco e pochi giorni dopo la sua candidatura ufficiale) per opera del contributore che porta l'ID Antonino Rampulla. Questo contributore ha iniziato la sua attività wikipediana quello stesso giorno e da allora (sono passati cinque mesi) ha contribuito di fatto solo sulla voce di Accorinti, con l'unica eccezione di un inserimento nella voce di Messina (dove ha piazzato un contributo relativo alla lista civica di... indovinate un po'? Proprio lui, Accorinti).

Secondo gli "standard" wikipediani è chiaramente un'utenza monotematica, sbarcata su Wiki all'unico scopo di promuovere la presenza di Renato Accorinti sull'enciclopedia. In altre circostanze le utenze monotematiche sono state duramente attaccate e perfino espulse, ma non è stato questo il caso. Per chiarezza, precisiamo che a nostro avviso non c'è nulla di male a essere monotematici (del resto, se qualcuno conosce bene un particolare argomento, è meglio che scriva di quello piuttosto che avventurarsi in campi di cui non ha alcuna cognizione), purché non si sconfini nell'esasperazione e nella pretesa di governare in via esclusiva il contenuto di una determinata voce.

Esattamente come accaduto in questa circostanza, in cui già la prima stesura della voce appariva alquanto esagerata, visto che all'epoca Accorinti era un personaggio ben poco conosciuto al di fuori del suo territorio di riferimento. Così esagerata che vien da pensare che se il contributore avesse conosciuto il colore di calzini più usato da Accorinti, avrebbe inserito anche quello.

Quando si inserisce la voce di un personaggio che ha una certa visibilità pubblica ma non è particolarmente conosciuto ed è ai margini dell'enciclopedicità, sarebbe opportuno limitarsi a una breve biografia evidenziando (sinteticamente) gli elementi che dovrebbero fargli meritare la menzione su Wiki, citando qualche fonte importante e qualificata (che sia, quindi, qualcosa di più del giornalino locale).

Purtroppo a volte accade il contrario e difatti la pagina di Accorinti è nata con un testo che quasi quasi tiene testa all'Iliade e all'Odissea messi assieme, il che è il modo più sicuro per attirare guai.

Appena mezz'ora dopo la creazione, difatti, l'utente Elwood inseriva un avviso di dubbio sull'enciclopedicità della voce.

Imperterrito, il creatore (o chi per lui) continuava ad arricchire la voce. Anzi, probabilmente allarmato da quell'avviso, inseriva decine e decine di citazioni, da fare invidia perfino alla biografia di Giulio Cesare, e a fine giornata la pagina di Accorinti era quasi più lunga della Divina Commedia.

Il giorno seguente, 4 febbraio 2013, l'utente Sanremofilo sistemava meglio l'avviso di dubbio sull'enciclopedicità della voce, ma poco dopo qualcuno (verosimilmente lo stesso Rampulla, vista l'alternanza tra i suoi contributi e quelli di un paio di IP) si premurava di rimuovere del tutto l'avviso.

Anche questo è un  gesto considerato assai inopportuno su Wikipedia. Prima di eliminare un avviso, è buona norma spiegare le ragioni di quell'eliminazione (e soprattutto specificare cosa si è fatto per porvi rimedio) scrivendo due righe nella pagina di discussione, in modo da verificare senza se e senza ma che ci sia consenso alla sua rimozione.

Ma anche in questo caso non accadeva nulla. Rampulla continuava a trafficare imperterrito sulla pagina, tanto che l'11 giugno 2013 aveva raggiunto dimensioni titaniche.

Ed era allora che si muoveva qualcosa, perché in quel momento mancavano appena 4 giorni alle elezioni e qualcuno si accorgeva che quella voce era decisamente "esagerata" e aveva il forte sapore di promozione elettorale. Un utente anonimo, sbucato dal nulla, con un sol colpo cancellava la pagina inserendo una frase di protesta.

Pessima manovra dal punto di vista wikipediano, perché non è consentito cancellare il contenuto di una pagina (lasciandone peraltro il titolo) per sostituirlo con una nota di protesta, anche quando si ha ragione.

Ma ecco che spuntava Patron Vituzzu, che fino a quel momento aveva beatamente sonnecchiato vigilando altre pagine o guardando dall'altra parte. Dov'era Vituzzu quando la pagina veniva creata, si gonfiava come una mongolfiera e venivano rimossi gli avvisi? Sta di fatto che la cancellazione di un'intera pagina è un'operazione che non passa inosservata e probabilmente l'anonimo IP intendeva proprio attirare un po' di attenzione su quanto stava accadendo.

E che faceva Vituzzu? Ripristinava la pagina così com'era prima della cancellazione, senza fare altro! Evidentemente a Vituzzu quella pagina stava bene così com'era. Che buona parte di siciliani e calabresi non vogliano il ponte sullo Stretto di Messina è un fatto ben noto. Accorinti è un attivista contrario al ponte, Vituzzu è calabrese, vuoi vedere che è questa la ragione per cui gradiva quella pagina? Non si tratta di meridionalismo: il discorso sarebbe uguale se un piemontese scrivesse della TAV.

Due giorni dopo, il 13 giugno 2013, l'utente Figiu proponeva la cancellazione della pagina in quanto "probabilmente inserita a scopo promozionale dopo la candidatura a Sindaco di Messina" .
In effetti il dubbio di Figiu era più che legittimo.

Riassumiamo le tappe della vicenda:
  • il 19 gennaio 2013, Accorinti (attivista anti-ponte) si candidava a sindaco di Messina;
  • il 3 febbraio 2013 Antonino Rampulla (dichiaratamente pro Accorinti) creava la pagina di Accorinti;
  • il 3 febbraio 2013 l'utente Elwood inseriva un avviso di dubbio di enciclopedicità;
  • il 4 febbraio 2013 l'utente Sanremofilo sistemava meglio l'avviso;
  • il 4 febbraio 2013 un IP (probabilmente lo stesso Rampulla) rimuoveva l'avviso;
  • il 10-11 giugno 2013 si svolgevano le votazioni a Messina per eleggere il sindaco;
  • il 11 giugno 2013 un IP anonimo cancellava la pagina;
  • il 11 giugno 2013 Vituzzu (calabrese) ripristinava la pagina;
  • 13 giugno 2013. Nessun candidato superava il quorum, per cui si sarebbe andati ai ballottaggi il 24 giugno successivo, per scegliere tra Renato Accorinti (24,02% di voti) e Felice Calabrò (49,93% di voti);
  • il 13 giugno 2013 Figiu proponeva la cancellazione della pagina di Renato Accorinti.
Ma anche l'azione di Figiu era tutt'altro che in buona fede.
Figiu è siciliano e verosimilmente è anch'egli portatore di un interesse personale nella vicenda:


Questa circostanza da sola è poco significativa, perché è pacifico che un utente possa contribuire serenamente a voci che interessano la propria Regione.
Il vero problema, infatti, è un altro. Il 25 febbraio 2013 aveva creato la pagina di Wikipedia dedicata alla Lista Crocetta, formazione politica che appoggiava Renato Crocetta alla Regione Sicilia e collocata nella stessa area politica di Felice Calabrò.
Pura propaganda politica quindi, quella che si snodava sulle voci di Wikipedia.

La procedura di cancellazione della pagina, com'era logico aspettarsi, vedeva quindi contrapporsi i favorevoli e i contrari a Renato Accorinti, con lanci di slogan e prese di posizione di ogni genere.

Tra quelli a favore del mantenimento della pagina, entrava a gamba tesa l'utente CarloGubitosa:

Mantenere Mi chiamo Carlo Gubitosa, e ho scritto diversi saggi sulla pace e la nonviolenza. Al di la' di ogni considerazione di tipo tecnico/burocratico, mi permetto di dare una valutazione di tipo storico/politico sulla figura di Renato Accorinti, che a mio modesto avviso non ha segnato soltanto la storia di Messina, ma tutta la storia italiana delle lotte nonviolente. La voce e' indubbiamente un embrione, e di sicuro andrebbe sviluppata aggiungendo all'impegno di Accorinti piu' recente e piu' visibile (quello di opposizione al cosiddetto "Ponte di Messina"), anche le sue azioni nonviolente contro i missili nucleari "Cruise" di Comiso, la partecipazione come "testimone della nonviolenza" alle "Carovane della Pace" organizzate dai missionari comboniani su tutto il territorio nazionale, e tante altre iniziative dove le azioni promosse da Accorinti a Messina si sono intrecciate a livello nazionale con l'azione dell'associazionismo e della societa' civile (Iniziative come la "Rete di Lilliput", l'opposizione alle "Guerre Globali", il movimento di critica alla globalizzazione). Per questa ragione, credo che consentire agli utenti di proseguire il lavoro su questa voce potrebbe far luce ben oltre il personaggio in questione, arricchendo l'"Enciclopedia Libera" con informazioni sulle iniziative di lotta nonviolenta realizzate in Sicilia, sia come azioni territoriali, sia come iniziative inquadrate in campagne o movimenti nazionali. La storia che siamo abituati a studiare e' troppo spesso la storia degli eserciti, dei capi di stato, dei potenti. Wikipedia ha la grande responsabilita', se vorra' davvero essere "enciclopedica", e quindi esaustiva e non parziale, di raccontare anche la storia dei popoli, delle lotte civili, dell'azione diretta nonviolenta guidata da tensioni etiche e morali insopprimibili. E tante di queste lotte, a Messina e in Italia, sono intrecciate con la vita e le iniziative di Renato Accorinti. --Carlogubitosa (msg) 11:38, 15 giu 2013 (CEST)

In ogni caso, mentre la discussione sull'eventuale cancellazione proseguiva senza tregua, l'utente GAC, raccogliendo un invito di Vituzzu, riduceva la voce a una specie di abbozzo e tale rimaneva fino al 24 giugno.
Terminati i ballottaggi, che davano la vittoria a Accorinti, la voce veniva ripristinata nella sua immensa interezza e la procedura di cancellazione (nel frattempo prorogata) veniva annullata. Con l'elezione a sindaco di Messina, infatti, venivano meno i dubbi di enciclopedicità.

Nel frattempo, nella vicenda si evidenziavano altre due situazioni curiose.

Una riguardava il citato Carlo Gubitosa, autore di un libro, al quale veniva impedito di citare alcuni passaggi del proprio libro per "violazione di copyright". Giustamente Gubitosa faceva notare che in quanto autore era detentore del copyright e pertanto aveva tutto il diritto di citare sé stesso, e che la citazione era così breve da non potersi qualificare in nessun caso come violazione dei diritti d'autore.

In effetti essere l'autore di un libro non significa necessariamente detenerne i diritti (che potrebbero essere stati ceduti, come spesso avviene, alla casa editrice) e non è nemmeno opportuno o elegante scrivere su Wikipedia citando sé stessi. Senz'altro Gubitosa ha ragione, però, quando dice che la citazione di un singolo passo di un libro non costituisce una violazione del copyright. Ma è evidente che quando è guerra è guerra, e i detrattori di Accorinti hanno giocato tutte le carte a propria disposizione, compresa quella del copyright.

La seconda situazione ha riguardato un inserimento di Antonino Rampulla. Cos'era successo? Rampulla aveva creato la voce di Accorinti e l'aveva riempita con una interminabile biografia, senza indicare le fonti. Un sito esterno aveva copiato la  biografia. A quel punto Rampulla aveva citato il sito esterno come fonte.
E' il classico fenomeno dell'autocitazione di Wikipedia, piuttosto diffuso (Rampulla si consoli, è in grande compagnia). Chiunque può scrivere una corbelleria, aspettare che qualche sito o giornale la copi, quindi citare quel sito o giornale come fonte. Data la difficoltà di scoprire il giochetto e di stabilire a posteriori quale dei due testi è l'originario, è probabile che le voci di Wikipedia siano piene di queste finte citazioni.

Alla fine di questa giostra, la voce su Accorinti ha evidenziato gran parte dei problemi che attanagliano Wikipedia italiana, soprattutto per l'incapacità di gestire correttamente i contenuti delle voci.
Se la voce su Accorinti, infatti, fosse stata scritta o modificata in maniera da avere un senso enciclopedico, commisurato alla valenza pubblica del personaggio, non ci sarebbe stato nessun problema e la voce non sarebbe l'obbrobrio che è ora.

Non abbiamo nulla né contro né a favore dei sostenitori di Accorinti (proprio uno di loro ci ha scritto, e lo ringraziamo, segnalandoci la vicenda) ma tutti devono capire che Wikipedia non può essere il luogo dove trasferire le proprie idee e le proprie simpatie o antipatie, affinché abbiano una visibilità superiore a quella consentita da altre risorse Web.

Giusto per curiosità, abbiamo provato a compilare quella che potrebbe essere una voce enciclopedica seria e proporzionata (e non la voce attuale promozionale e celebrativa più degna di un blog che di un'enciclopedia):


Non è difficile, vero? Se a uno non sta bene e vuole una pagina Web che racconti vita, morte e miracoli del personaggio, con corredo di foto e bandiere, può ben aprire un sito o un (fan)blog biografico a lui dedicato.
Una voce come quella proposta (a mero titolo di esempio) eliminerebbe a monte qualsiasi discussione e diatriba sui contenuti e non si presterebbe a nessuna deriva promozionale o denigratoria.
Vale per Accorinti e per tante altre biografie oggetto di controversie.
Quando su WikiItalia arriveranno a capire che Wikipedia è un'enciclopedia e non uno strumento al servizio delle proprie simpatie idiologiche, religiose, politiche?

venerdì 21 giugno 2013

La CIA, Pont-Saint-Esprit e i cereali

Chi, leggendo il titolo, si era già immaginato il coinvolgimento della CIA nella distribuzione delle merendine ai cereali nei supermercati francesi resterà certamente deluso.

Come sappiamo, pagine di Wikipedia italiana particolarmente scottanti, come quelle dedicate all'11 settembre 2001, sono state ripulite dalle tante corbellerie cospirazioniste dopo le segnalazioni di Perle Complottiste. Ma sfogliare pagine appena appena meno frequentate riserva sempre molte sorprese che stanno fra il divertente e l'inquietante. Come definire diversamente la pletora di presunti complottoni che dipingono i servizi segreti statunitensi e/o israeliani immancabilmente implicati nei più disparati eventi di cronaca, secondo l'italica versione della nota enciclopedia online?

Ne è un gustoso esempio la pagina dedicata a Pont-Saint-Esprit, un paesino della Linguadoca altrimenti noto solo per aver dato i natali a un avo di Jacqueline Kennedy Bouvier. Il villaggio assurse agli onori della cronaca 60 anni fa quando, ci informa Wikipedia (grassetto nostro):

Nel 1951, nella città si verificò un'ondata di follia collettiva che portò alla morte di 5 persone e all'internamento di diverse centinaia. Il caso, noto alle cronache come il "mistero del pane maledetto" fu studiato dall'investigatore Hank P. Albarelli Jr, il quale, al termine di ricerche accurate, accusò dell'accaduto la CIA in un contesto di esperimenti di armi psicologiche, pubblicando un libro nel 2009 sulle vicende.

Nessun dubbio, insomma: i soliti Men In Black hanno colpito ancora una volta.
Perbacco!
E se lo sostiene Hank P.Albarelli Jr, con le sue "ricerche accurate" (come no, accuratissime!), Wikipedia lo conferma di conseguenza.

Sarà davvero così?
Già l'approfondimento dedicato alla vicenda ci lascia con qualche dubbio in più:

Per avvelenamento di massa nella città francese di Pont-Saint-Esprit si intende un episodio verificatosi il 15 agosto1951 e rimasto insoluto che portò un'ondata di isteria collettiva

Dunque, l'episodio resta senza spiegazioni, nell'incipit, mentre il paragrafo dedicato alle "Possibili cause" ci ricorda gli studi scientifici che ipotizzano una contaminazione del grano con mercurio, una intossicazione da segale cornuta (ergotismo) o la presenza di micotossine nel pane.

Ma allora, che fine ha fatto la storiella dei Men in Black? Sparita?
Eh no... non proprio.

In ossequio all'adorato NPOV (punto di vista neutrale), con uno spazio molto più ampio di quello dedicato a tutte le possibili spiegazioni scientifiche messe insieme, ecco arrivare puntuale il paragrafo dedicato al complottone.
Così Wikipedia, notoriamente allergica alle "ricerche accurate", torna ad avallare la tesi di Albarelli, che qui viene spiegata con più dettagli e con i toni tipici delle teorie cospirazioniste:

Il misterioso fenomeno di "isteria collettiva" è stato studiato dal giornalista statunitense Hank P. Albarelli Jr, che afferma di aver consultato documenti ufficiali governativi sugli esperimenti di controllo mentale condotti dalla CIA durante la Guerra Fredda.

Secondo la ricostruzione di Albarelli, pubblicata nel suo libro A Terrible Mistake (2009), l'avvelenamento sarebbe il risultato di una operazione segreta della CIA, nota come MK ULTRA, che si proponeva di saggiare il potenziale uso dell'LSD come arma segreta. La CIA avrebbe contaminato il pane di Pont-Saint-Esprit con l'LSD, ovvero lo avrebbe irrorato per aerosol sul paese.

La tesi ufficiale accreditata, e cioè che l'incidente fosse stato prodotto dalla muffa della segale cornuta che avrebbe avvelenato il pane, si basava sui dati di un gruppo di esperti inviati sulla scena dalla vicina Sandoz Chemical Company di Basilea, che secondo quanto detto da Albarelli all'epoca conduceva ricerche per conto della CIA. Del gruppo avrebbe fatto parte il Dr. Albert Hofmann, lo scienziato svizzero noto come il "padre" dell'LSD.

C'è dentro di tutto: la CIA, le cattive multinazionali farmaceutiche, le irrorazioni aeree, le "tesi ufficiali", il "padre dell'LSD".
Anche stavolta Wikipedia italiana è riuscita a cucinare un bel polpettone in salsa cospirazionista!

La tesi apparirà subito per quel che è al lettore attento: le solite chiacchiere da bar scaturite da un'informazione vera (l'esistenza del Progetto MKUltra e gli studi della CIA sugli allucinogeni) mescolata con un evento inventato di sana pianta, la presunta "irrorazione aerea" (vi ricorda qualcosa...?) di LSD sul villaggio francese.
Fortuna che Albarelli non ha ipotizzato il Golosastro che contamina le Girelle!

E giacché siamo su Wikipedia non manca il tocco macabro: secondo Albarelli la morte di Frank Olson, un biochimico impiegato della CIA suidicatosi due anni dopo i fatti di Pont Saint Esprit è, com'è scontato, da ricondurre direttamente al suo coinvolgimento nell'evento.

Persino la grafica viene utilizzata per avallare le tesi cospirazioniste, con l'allegata illustrazione di un "Documento della CIA del 1953 che dimostra l'esistenza di progetti che prevedevano l'utilizzo di LSD", come se l'interesse della CIA per gli effetti di questa droga (interesse noto e perfino scontato per un'agenzia di spionaggio) dimostrasse automaticamente il coinvolgimento dell'agenzia negli eventi di Pont-Saint-Esprit.

Dobbiamo concedere a Wiki Italia di aver fornito ai suoi lettori anche un piccolo accenno alla reazione degli studiosi alle ipotesi di Albarelli, quando si riporta parte delle controanalisi di Steven Kaplan, uno storico americano, autore di "Le Pain Maudit" (2008):

Steven Kaplan ha bollato le tesi di Albarelli come cospirazionsite, criticando le affermazioni del giornalista dichiarandole inconsistenti per quanto riguarda i tempi discordanti e le manifestazioni cliniche dell'avvelenamento. Secondo Kaplan l'interessamento della CIA nell'incidente non era né una sorpresa né un segreto, e il progetto MKULTRA avrebbe avuto ben poco interesse nel condurre un esperimento senza alcun controllo

Però i toni sono un tantinello diversi da quelli usati nella voce corrispondente in francese (che dovrebbe essere anche più direttamente interessata al caso), ben più perentori:

Mais là encore, rien n'a pu être prouvé et les spécialistes sont en désaccord.

Tradotto:

Ma, ancora una volta, non è stato provato nulla e gli esperti non sono d'accordo [con la tesi, N.d.T.]

In realtà Kaplan dice molto di più, come ricorda anche France24: né i sintomi sono del tutto compatibili con quelli del LSD, né la droga sintetica avrebbe potuto resistere alle temperature della cottura del pane. Del tutto assurda, poi, è l'ipotesi di spargere via aerosol una sostanza pericolosa come l'LSD, con tecnologie nemmeno disponibili all'epoca. Del resto non avrebbe avuto alcun senso condurre un esperimento di quel tipo assolutamente fuori da qualsiasi controllo:

I have numerous objections to this paltry evidence against the CIA. First of all, it’s clinically incoherent: LSD takes effects in just a few hours, whereas the inhabitants showed symptoms only after 36 hours or more. Furthermore, LSD does not cause the digestive ailments or the vegetative effects described by the townspeople…

It is absurd, this idea of transmitting a very toxic drug by putting it in bread. As for pulverising it [for ingestion through the air], that technology was not even possible at that time. Most compellingly, why would they choose the town of Pont-Saint-Esprit to conduct these tests? It was half-destroyed by the US Army during fighting with the Germans in the Second World War. It makes no sense.

Tradotto:

Ho numerose obiezioni a questa insignificante prova contro la CIA. Prima di tutto, è clinicamente illogica: l'LSD fa effetto in poche ore, mentre gli abitanti mostrarono una sintomatologia solo dopo 36 ore o più. Per di più, l'LSD non provoca disturbi digestivi o gli effetti [neuro]vegetativi descritti dai cittadini...

E' assurda quest'idea di trasmettere una droga altamente tossica nel pane. Così come di polverizzarla [per farle ingerire con la respirazione], tecnologia addirittura non disponibile all'epoca. Ancor più convincente, perché mai avrebbero dovuto scegliere la città di Pont-Saint-Esprit per condurre questi esperimenti? La città fu semidistrutta dall'esercito americano durante i combattimenti con i tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale. Non ha alcun senso.

E' istruttiva anche la testimonianza del biochimico Derek Lowe che si è interessato alla tesi del complotto della CIA e della Sandoz, ridacchiando allegramente.
Di fronte all'affermazione di Albarelli che sostiene esplicitamente che:

One note transcribes a conversation between a CIA agent and a Sandoz official who mentions the "secret of Pont-Saint-Esprit" and explains that it was not "at all" caused by mould but by diethylamide, the D in LSD.

Tradotto:

Un promemoria riporta la conversazione fra un agente della CIA e un funzionario della Sandoz che menziona il "segrato di Pont-Saint-Esprit" e spiega che non fu per nulla causato dalla muffa ma dal dietilamide, la "D" in LSD.

Lowe non usa mezzi termini:

Laughter may now commence. For the non-chemists in the audience, diethylamide isn't a separate compound; it's the name of a chemical group. And LSD isn't some sort of three-component mixture, it's the diethylamide derivative of the parent compound, lysergic acid. (I'd like to hear this guy explain to me what the "S" stands for).
In short, neither the author of this new book, nor the people at the Telegraph, nor the supposed scientific "source" of this quote, know anything about chemistry. This is like saying that the secret of TNT is a compound called "Tri". Nonsense.

Tradotto:

Si può dare inizio alle risate. Per i non chimici fra il pubblico, dietilamide non è un composto separato; è il nome di un "gruppo chimico". E l'LSD non è una sorta di miscela di tre componenti, è il derivato dietilamidico del composto padre, l'acido lisergico. (Mi piacerebbe sentire questo tizio spiegare per cosa starebbe la "S").
In breve, né l'autore del libro, né la gente al Telegraph [la frase era tratta dall'intervista di Albarelli al Telegraph, N.d.T], né la presunta "fonte" di questa affermazione, capiscono nulla di chimica. Questo è come dire che il segreto del TNT è un composto chiamato "Tri". Una vera sciocchezza.

Alle scemenze complottiste mette poi la parola fine James Redford:

The mass-poisoning whose symptoms began circa August 16, 1951 in Pont-Saint-Esprit, France most definitely wasn't caused by LSD, let alone anything that was sprayed through the air.

The poisoning was traced back to bread made by local baker Roch Briand. It didn't affect people in the area generally, but only those who had eaten the contaminated bread. So Hank P. Albarelli, Jr.'s claim that the poisoning was due to "a covert LSD aerosol experiment directed by the US Army's top-secret Special Operations Division at Fort Detrick, Maryland" can be definitely ruled out.

Further, the symptoms of poisoning were incompatible with those of LSD's effects. Symptoms began 6 to 48 hours after eating the contaminated bread. Whereas if it had been LSD, effects would have started to occur at about an hour for normal doses and sooner for massive doses (and sooner still for insufflation via aerosol spraying). Secondly, people haven't died from even massive overdoses of LSD, unlike a number of people who died of convulsions from the mass-poisoning in Pont-Saint-Esprit. There has never been a unambiguous recorded human death from LSD overdose. The therapeutic index for LSD is among the highest known for any pharmacologically active substance. Physiologically speaking, it's extremely safe.

Tradotto:

L'avvelenamento di massa di Pont-Saint_esprit, i cui sintomi ebbero inizio il 16 agosto del 1951 sicuramente non è stato causato dall'LSD, tantomeno da qualcosa spruzzato nell'aria.

L'avvelenamento è stato fatto risalire al pane fatto dal panettiere locale Roch Briand. Esso non ha colpito la gente della zona in generale, ma solo coloro che avevano mangiato il pane contaminato. Così la pretesa di Hank P. Albarelli, Jr. che l'avvelenamento fosse dovuto a "un esperimento di aerosol di LSD condotto dalla Divisione Operazioni Speciali dell'esercito americano a Fort Detrick, nel Maryland" può essere definitivamente esclusa.

Inoltre, i sintomi di avvelenamento erano incompatibili con quelli degli effetti dell'LSD. I sintomi hanno cominciato a manifestarsi da 6 a 48 ore dopo aver mangiato il pane contaminato. Se invece fosse stato l'LSD, gli effetti avrebbero iniziato a manifestarsi in circa un'ora in presenza di dosi normali e più presto per dosi massicce (e prima ancora per insufflazione tramite aerosol spray). In secondo luogo, le persone non muoiono neanche per effetto di massicce overdose di LSD, a differenza di un certo numero di persone che sono morte per le convulsioni da avvelenamento di massa a Pont-Saint-Esprit. Non è mai stata documentata una inequivocabile morte umana da overdose di LSD. L'indice terapeutico per l'LSD è tra i più alti conosciuti per qualsiasi sostanza farmacologicamente attiva. Fisiologicamente parlando, è estremamente sicuro.

che fornisce anche adeguati riferimenti bibliografici, per chi desiderasse approfondire entrambe le vicende, quella del paese maledetto e quella dello sfortunato scienziato tirato in ballo da Albarelli, sulla cui sorte lascia effettivamente aperte le porte all'ipotesi di omicidio, senza alcun legame però con la vicenda del paese d'oltralpe:

For a description of the symptoms of the Pont-Saint-Esprit victims by the physicians who treated them, see Gabbai, Lisbonne and Pourquier, "Ergot Poisoning at Pont St. Esprit," British Medical Journal, Vol. 2, No. 4732, pp. 650-651, available for free on the National Center for Biotechnology Information website.

Concerning U.S. Army scientist Dr. Frank Olson, an investigation in 1994 by a forensic team headed by Prof. James E. Starrs of George Washington University concluded that the overwhelming probability is that Dr. Frank Olson's death was not a suicide but a homicide. Dr. Olson's family have uncovered evidence that he was involved in lethal torture experiments and anthrax experiments under the C.I.A.'s Project ARTICHOKE, which later became Project MKULTRA. Oslon's family believe that he became disillusioned with the military and was planning on quiting, and that the U.S. government murdered him as they considered him a risk regarding potentially revealing details of his work. For more on that, see the below items.

Eric Olson, Ph.D., Stephan Kimbel Olson, Nils Olson, D.D.S., Lauren Olson and Kristin Olson, "Family Statement on the Murder of Frank Olson," Frank Olson Legacy Project, August 8, 2002.
Del Walters, "Army Scientist Killed by CIA?," WJLA-TV (ABC 7 News, Arlington, Virginia), August 8, 2002

Tradotto:

Per una descrizione dei sintomi delle vittime di Pont-Saint-Esprit da parte dei medici che li hanno curati, vedere Gabbai, Lisbonne and Pourquier, "Ergot Poisoning at Pont St. Esprit," British Medical Journal, Vol. 2, No. 4732, pp. 650-651, disponibile gratuitamente sul sito del
National Center for Biotechnology Information.

Per quanto riguarda lo scienziato dell'Esercito degli Stati Uniti, Dottor Frank Olson, un'indagine del 1994 condotta dal reparto forense guidato dal Professor James E. Starrs della George Washington University ha concluso che con ogni probabilità fu un omicidio e non un suicidio. La famiglia del dottor Olson è in possesso di prove evidenti che fosse coinvolto in esperimenti di tortura letali e esperimento con l'uso di antrace nel corso del progetto ARTICHOKE della CIA, conosciuto poi come Progetto MKULTRA. La famiglia di Olson ritiene che, deluso dai militari, stesse pianificando di abbandonare [il progetto, N.d.T.] e che il governo americano lo abbia ucciso, a causa del rischio potenziale che rivelasse dettagli del suo lavoro. Per ulteriori informazioni, vedere quanto sotto.

Alla fine, ridotta la tesi di Albarelli a quel che è, il solito chiacchiericcio ozioso e fazioso, possiamo sederci e attendere con pazienza: presto o tardi qualche autore in cerca di gonzi per i suoi libercoli non mancherà di pubblicare qualche bel saggio sul coinvolgimento del Mossad nella distribuzione delle merendine di cereali, magari con la complicità di Panoramix o di Saruman.

E Wikipedia, tanto per non smentirsi, non perderà l'occasione per portare all'attenzione dei suoi lettori l'immancabile concentrato di cialtronerie.

Meraviglie del NPOV.

martedì 11 giugno 2013

Il cattivo maestro: Sergio BlackCat

“Il ragazzo è dotato ma non si applica!” è una delle frasi più trite che circolano nei colloqui insegnanti-genitori, volta a definire quegli studenti che non ottengono voti adeguati alle (presunte) qualità per mancanza d’impegno nello studio. Per la nostra Wikiperla potremmo tranquillamente... invertirla, poiché ci riferiamo a un maestro, o meglio a un cattivo maestro, tale perché “si applica ma non è dotato!”.

Andiamo con ordine. Come di consueto, nel mondo di WikiItalia le nostre segnalazioni provocano  reazioni di varia natura. Spesso, anche se ultimamente sempre più “sotto traccia”, portano a modifiche migliorative delle voci; ancora più spesso, generano piccate repliche in cui veniamo accusati di aver colpito a torto e/o gratuitamente “il progetto”. Di queste ultime, però, non possiamo evitare di notare la pretestuosità delle argomentazioni.
Infatti: quando evidenziamo le pecche dei contenuti, siamo invitati a correggere direttamente le voci e a puntare l’attenzione sulle manchevolezze degli utenti; quando mostriamo le magagne degli utenti, siamo tacciati di sollevare un polverone inutile e invitati a preoccuparci di mostrare le mancanze dei contenuti!

Assolutamente non pretestuosa, invece, è stata la replica, avanzata con gli abituali toni cortesi, di Cpaolo1976 al pezzo in cui mettevamo in luce l’incerta conoscenza di alcuni utenti del regolamento della Champions League sul particolare punto dell’iscrizione del detentore; non condividendone alcune parti, avrebbe meritato un nostro approfondimento di risposta, ma l’apporto di Sergio Blackcat sullo stesso argomento, particolarmente appetitoso ai fini del nostro blog, ha finito per sovvertire la scaletta delle nostre priorità.

Sergio è intervenuto in modo pesante e incisivo nella pagina di discussione, richiamando all’ordine i contributori interessati.  Come un vero e proprio maestro dei tempi andati, ha prima bacchettato gli scolaretti per la brutta figura rimediata a un’ispezione del preside, e poi ha spiegato il modo corretto di rispondere. In particolare, ha ricordato il principio basilare (e perfettamente condivisibile) per cui Wiki non deve mai diventare fonte di sé stessa, ribadendo che in ogni caso, quando le uniche fonti ufficiali sono facilmente reperibili, è inammissibile non conoscerle e, conseguentemente, scrivere errori.

Quindi, da ammirevole insegnante, oltre a dettare le linee guida, le ha seguite lui stesso direttamente, spiegando per filo e per segno tutti i casi riguardanti la partecipazione del detentore della Champions League alla successiva edizione, con un’esposizione circostanziata e molto chiara, corredata di semplici esempi chiarificatori, testimoniando così una grande applicazione non sorretta però, come anticipato, da una valida preparazione.
Sergio Blackcat avrebbe fatto molto meglio a leggere e capire per primo quel regolamento che ha messo a disposizione degli utenti, tanto più quando lo scopo prefissato era impartire lezioni a quei wikipediani beccati "a non aver studiato" e quindi sfottuti dai piccerelle. E non gli avrebbe fatto neppure male avere una conoscenza pregressa della materia, che da questo contributo pare essere largamente assente.


Come facilmente intuibile, Sergio Blackcat ha sfornato una spiegazione ineccepibile ed encomiabile sul piano formale, sulla quale ha lavorato parecchio, ma claudicante in più punti sul piano sostanziale, ovvero sui contenuti, come ora provvediamo a evidenziare.


Premettiamo che per semplicità Sergio ha lasciato sottinteso, forse per non appesantire il suo intervento, che la federazione del detentore della Champions League:
  • è diversa da quella a cui appartiene il detentore dell’Europa League;
  • non è fra quelle che fanno valere anche la vittoria nella coppa di lega quale titolo sportivo per iscriversi all’Europa League.
Purtroppo, al di là di queste semplificazioni, perfettamente comprensibili in quanto i casi così tralasciati non inficiano sostanzialmente la spiegazione, Sergio nella sua analisi dimentica del tutto la posizione del vincitore di coppa nazionale. Omissione inspiegabile e che genera pastrocchi.

Infatti Sergio Blackcat inciampa già sulla seconda delle tre ipotesi in cui può cadere il detentore della Champions League (iscrivibile via tornei nazionali all’Europa League), articolata in due sottocasi; il primo è così esposto (sottolineatura nostra, poi spiegheremo il motivo):

se proviene da federazione che iscrive quattro squadre alla alla CL, la quarta classificata viene trasferita al turno di qualificazione più avanzato possibile di EL e il suo posto viene preso dalla squadra detentrice della CL. Il numero di squadre sia in CL che in EL, per tale federazione, non cambia (esempio pratico: tre squadre in EL, la squadra campione si classifica tra il quinto e il settimo posto; prende il posto della quarta e vanno sempre quattro in CL e tre in EL);

Puntualizziamo che, per l'omissione citata, l’esempio proposto è valido solo se:
  • la vincente della coppa nazionale è giunta dal quinto al settimo posto in campionato;
  • oppure è giunta dal primo al quarto posto e la finalista dal primo al settimo.
Al di là di questo, la fine della quarta classificata descritta da Sergio è diversa da quella stabilita dal regolamento, che nella sua edizione in inglese, l’unica a fare testo, prevede come:

“the lowest-ranked club of the association’s UEFA Champions League representatives is automatically transferred to the UEFA Europa League (into the latest possible round where there is a vacancy)”.

La quarta (ossia la squadra con la peggior classifica fra le rappresentanti in Champions League) finisce pertanto non nel “turno di qualificazione più avanzato possibile” di Europa League, come scritto da Sergio Blackcat, bensì nel turno più avanzato possibile (il primo dove si trovi un posto vacante).
E dire che proprio per l’edizione in esame si è verificato quel caso concreto che in WikiItalia, come largamente da noi appurato, sopperisce all’integrale lettura e/o conoscenza dei regolamenti:
  • nella Premier League 2011/12, il Tottenham giunge quarto e il Chelsea, vincitore della FA Cup e della Champions League, sesto;
  • per i tornei nazionali, quindi, nel 2012/13 il Tottenham doveva partecipare alla Champions League ed il Chelsea all’Europa League;
  • tuttavia da detentore della Champions, il Chelsea partecipa di diritto a questa e, non potendo alcuna federazione avervi più di 4 rappresentanti, il Tottenham “scivola” in Europa League, da cui parte dalla fase a gironi, essendo lì il primo posto vacante presente in tabellone (fra l’altro, lasciato libero dallo stesso Chelsea).
Oltretutto l’errore di Sergio è ancora più grave ricordando che la struttura dell’Europa League prevede gli spareggi (play off) fra i gironi e i tre turni di qualificazione.

Anche nel secondo sottocaso Sergio si abbandona ad un’esposizione alquanto originale (grassetto nostro, anche qui più avanti spiegheremo il motivo):

se proviene da federazione che iscrive meno di quattro squadre, ha diritto a partecipare alla CL per la stagione successiva in aggiunta alla o alle squadre già classificatesi. In tal caso il numero complessivo delle squadre classificatesi per entrambe le Coppe non cambia (esempio pratico: due in CL e due in EL, la squadra campione si classifica terza o quarta: va in CL invece che in EL; in EL va solo l'altra qualificata; una in CL e una in EL: la squadra si classifica seconda, va in CL e nessuna va in EL);

Qui, contrariamente al primo sottocaso, la norma è riportata correttamente, mentre sono i due esempi a lasciare perplessi. Non tanto per l’applicazione attuata della norma e non solo per la reiterata omissione della vincitrice di coppa nazionale, quanto per le situazioni “di partenza”, scelte evidentemente senza conoscere la formula delle coppe europee. Infatti, all’Europa League ogni federazione può iscrivere, in base al celeberrimo ranking UEFA, dalle due alle quattro squadre; a parziale eccezione, l’unica federazione con una sola rappresentante è il Liechtenstein, che, organizzando esclusivamente la coppa nazionale, non partecipa alla Champions League. Il motivo è chiarissimo: in Europa League ci deve essere per ogni federazione almeno una rappresentante via campionato che si aggiunge alla vincitrice di coppa nazionale, per cui il secondo esempio di Sergio è completamente slegato dalla realtà. Come lo è il primo per ben due ragioni:
  • le federazioni che iscrivono 2 squadre in Champions League, ne iscrivono o 3 o 4 in Europa League, e mai 2;
  • le federazioni che iscrivono 2 squadre in Europa League, ne iscrivono solo 1 in Champions League, e mai 2.
Proseguendo nella descrizione, Sergio si dilunga nell’analisi della terza ipotesi (il detentore che non potrebbe partecipare né alla Champions League né all’Europa League via tornei nazionali), sempre suddivisa in due sotto casi, a seconda che la federazione iscriva in Champions 4 squadre o meno. Nel primo sotto caso, il regolamento prevede quanto segue:

“If the titleholder comes from an association entitled to four places in the UEFA Champions League and does not qualify for the UEFA Champions League or UEFA Europa League through its domestic competitions, the lowest-ranked club of the association’s UEFA Champions League representatives is automatically transferred to the UEFA Europa League (into the latest possible round where there is a vacancy). In this case, the association of the titleholder is entitled to one additional place in the UEFA Europa League.”

In estrema sintesi, la quarta classificata è spostata in Europa League per far posto al detentore di (e in) Champions League; così facendo la federazione interessata iscrive in Europa League una squadra in più rispetto a quelle di cui ha diritto per il ranking UEFA. E tale squadra supplementare è, ovviamente, la quarta classificata.
Sergio interpreta però la norma in modo fin troppo personale (sottolineatura sempre nostra):

se proviene da federazione che iscrive quattro squadre alla CL, la quarta classificata viene trasferita al turno di qualificazione più avanzato possibile di EL. In questo caso, la federazione ha diritto a iscrivere un'ulteriore squadra in EL (esempio pratico: tre squadre in EL, la squadra campione si classifica tra il quinto e il settimo posto; prende il posto della quarta e in EL vanno la quarta, le altre due classificate e viene ripescata l'ottava, quindi vanno quattro in CL e quattro in EL);

Tralasciamo il fatto che Sergio continui a credere che la quarta “trasferita” in Europa League debba lì partire dal miglior turno di qualificazione – abbiamo già svelato trattarsi invece di un qualsiasi turno (dai gironi in giù) – e che pertanto non si trattava di una semplice svista. Come anticipato, puntiamo l’attenzione sull’esempio, la cui conclusione è corretta: la federazione interessata, per l’appunto, si trova ad avere non più 7 squadre nelle coppe (4 in Champions League e 3 in Europa League) ma 8, una in più e proprio nell’Europa League. Ma solo la conclusione è corretta. Infatti, già la premessa è sbagliata: se il detentore fosse giunto quinto o sesto, si sarebbe qualificato per l'Europa League. Inoltre per Sergio la federazione finisce per avere 4 squadre in Europa League non per il “trasferimento” nella competizione “minore” della quarta classificata, bensì iscrivendovi… l’ottava classificata! Il motivo per cui Sergio s'inventa il ripescaggio è evidente: avendo sbagliato la premessa, si sarebbe trovato con sole 3 squadre in Europa League; invece di riflettere sul perché i conti non tornano... meglio aggiustarli in qualche maniera. Tanto, in WikiItalia, chi volete che controlli?
Il secondo sotto caso della terza ipotesi è così codificato dal regolamento:

“If the titleholder comes from an association entitled to fewer than four places in the UEFA Champions League and does not qualify for the UEFA Champions League or UEFA Europa League through its domestic competitions, it is entitled to play in the UEFA Champions League in addition to the association’s other UEFA Champions League representative(s). In this case, the association of the titleholder is entitled to one additional place in the UEFA Champions League.”.

In estrema sintesi, la federazione interessata, che dovrebbe iscrivere non più di 3 squadre in Champions e dalle 2 alle 4 in Europa League, si trova ad avere una squadra in più nella prima competizione, cioè il detentore di Champions che affianca l’altra o le altre rappresentanti connazionali lì presenti per il piazzamento ottenuto in campionato.
Qui Sergio dimostra in modo inequivocabile di avere le idee completamente confuse, come si può comprendere dalla lettura della sua sintesi - con tanto di esempio (ancora grassetto nostro)!

se proviene da federazione che iscrive meno di quattro squadre, ha diritto a partecipare alla CL per la stagione successiva in aggiunta alla o alle squadre già classificatesi. In questo caso, la federazione ha diritto a iscrivere un’ulteriore squadra in EL (esempio pratico: una in CL e una in EL: la squadra si classifica seconda, va in CL e viene ripescata la terza, quindi due in CL e una in EL).

Facciamo realmente fatica a scegliere da dove cominciare a pescare in questa serie da primato di svarioni. Possiamo partire facendo notare come Sergio usi l'esempio del detentore di Champions League vicecampione nazionale di una federazione con 1 squadra in entrambe le coppe europee (inesistente nella realtà, come già segnalato) ... già usato in precedenza per tutt'altra ipotesi (evidenziati entrambi in grassetto)! Quindi per Sergio questo particolare detentore sarebbe iscrivibile all'Europa League e contemporaneamente fuori dalle coppe continentali, e la federazione di appartenenza rimarrebbe in Europa League senza rappresentanti e contemporaneamente con una sola, la - altrettanto inesistente - ripescata terza classificata. Ripescata, fra l'altro, in Europa League quando il regolamento stabilisce che, semmai, si ha una squadra in più in Champions (naturalmente si tratta del detentore).

Applicare lo stesso identico esempio in due ipotesi diverse è quasi un "marchio di fabbrica" di Sergio; potete tranquillamente verificare come anche le parti da noi sottolineate in altri suoi due precedenti esempi siano identiche, pur trattando due casi diversi: nel primo, il detentore di Champions è iscrivibile all'Europa League essendo giunto dal quinto al settimo posto in campionato, piazzamento che, pure qui, risulta subito dopo nel secondo insufficiente all'iscrizione alla stessa Europa League. E la federazione interessata avrebbe dapprima tre squadre in Europa League e, subito dopo, quattro, aggiungendovi l'ottava di campionato!

Come se tutto questo non bastasse, più sopra avevamo anticipato che Sergio dimostra carenze anche nel "pregresso", come si evince dalla chiosa conclusiva:

Quindi, in nessun caso una federazione può avere cinque squadre in CL né in alcun caso la squadra vincitrice si qualifica a detrimento dei posti cui un'altra federazione (a parte quella di appartenenza) abbia diritto. La Coppa del 2005-06 fu un'eccezione perché la questione non era normata e non era stato previsto che una squadra vincesse la CL ma non vi entrasse tramite il campionato (come succedeva invece ai tempi della vecchia Coppa dei Campioni, in cui la squadra campione era automaticamente qualificata all'edizione successiva, qualora non fosse già di suo campione nazionale

Sicuro, Sergio? Leggiamo, pescando un po' a caso, quanto scritto nel regolamento del 2003/04 (ricordando che all'epoca c'era ancora la Coppa UEFA e non l'Europa League):

At the request of the national association concerned, the UEFA Champions League title-holders may be entered for this competition, as an additional representative of that association, if they have not qualified for the UEFA Champions League via the top domestic league championship. If, in such a case, the title-holders come from an association entitled to enter four teams for the UEFA Champions League, the fourth-placed club in the top domestic league championship has to be entered for the UEFA Cup.

[A richiesta della federazione nazionale interessata, il detentore della UEFA Champions League può essere iscritto a questa competizione, come rappresentante aggiuntiva di detta federazione, se non si è qualificato alla UEFA Champions League via massimo campionato nazionale. Se, in tal caso, il detentore proviene da una federazione che ha titolo per iscirivere quattro squadre alla UEFA Champions League, il club quarto classificato nel massimo campionato nazionale deve essere iscritto alla Coppa UEFA].

Le cose, quindi, erano parecchio diverse rispetto a quanto pretende d'insegnare Sergio. Il caso del detentore non iscrivibile via campionato alla Champions League era tutt'altro che non normato, anzi era espressamente previsto e codificato, riprendendo, a volerla dire tutta, quanto vigente nella "vecchia" Coppa dei Campioni: (se si escludono le prime edizioni): l'unico titolo per accedervi era il piazzamento in campionato; se il detentore non l'aveva acquisito (che con la Coppa dei Campioni significava essere anche campione nazionale), doveva muoversi la federazione a chiederne l'iscrizione. Cosa che avveniva puntualmente, anche perché, al peggio, fino al 1999/2000 a "rimetterci" sarebbe stato un club straniero costretto, eventualmente, a giocare un turno in più. Solo dal 1999/2000 e solo per le 3 federazioni che hanno diritto a 4 posti in Champions League, tale richiesta è a scapito della connazionale quarta classificata: per il 2005/06 l'Inghilterra, contrariamente a quanto fece la Spagna per il 2000/01, non presentò tale richiesta privando così il Liverpool della possibilità di difendere il titolo continentale. Lo scalpore provocato portò l'UEFA ad ammettere comunque i Reds a partecipare in via straordinaria ed a modificare il regolamento nel 2006/07 nel senso attuale.

La cosa più divertente è che Sergio ha messo mano alla tastiera proprio per redarguire gli utenti colti da WikiPerle a dare ampio sfoggio della propria imperizia sull’iscrizione del detentore della Champions League, intitolando il suo intervento "Facciamo chiarezza sulla faccenda-qualificazione" e precisando pure “E scriviamo le cose esatte, per piacere, ca sennò ’e piccerelle ce sfotten’”. Vi lasciamo immaginare alla luce della sua zoppicante lezioncina quanto i “piccerelle” stiano ora sghignazzando.

L'amara conclusione è che da cotanti maestri non vi è poi da stupirsi del livello sempre più imbarazzante di allievi e voci: l'intervento di Sergio è presente da tre mesi e nessuno finora ha mosso la benché minima replica ai numerosi ed evidenti errori commessi.

lunedì 6 maggio 2013

Wikipedia: mai criticare la "famiglia"

Come abbiamo più volte dimostrato, Wikipedia italiana è sotto scacco di un gruppetto di amministratori e utenti che impongono la propria volontà fregandosene altamente di principi fondamentali quali la neutralità, l'oggettività, la fruibilità.
Ciò che conta è innanzitutto comandare, poi imporre i propri contenuti e gareggiare a chi esibisce più trofei.
L'enciclopedia e - soprattutto - il lettore/utente che dovrebbe fruirne (e intorno al quale dovrebbe ruotare l'intero sistema di un'enciclopedia concepita per offrire sapere), è all'ultimo posto.
Che sia "pericoloso" criticare l'operato di questa banda di sgherri è scontato, l'abbiamo visto più volte e in modo esemplare con la vicenda di Neperiano, un normalissimo utente che per aver osato votare contro l'allora intoccabile amministratore Piero Montesacro fu pretestuosamente espulso da Wikipedia.

Recentemente ne abbiamo avuta l'ennesima riprova durante l'elezione dell'amministratore IndyJr (screenshot).

Il neo eletto, infatti, in fase di candidatura aveva sollevato qualche perplessità sull'abitudine che si è andata consolidando negli anni di infliggere con eccessiva disinvoltura lunghi blocchi a utenti con una rispettabile e durevole contribuzione wikipediana, anche alla luce del fatto che se i contributori all'enciclopedia scarseggiano è bene tenersi stretti quelli più affidabili piuttosto che lagnarsi poi per la mancanza di "mano d'opera".

L'accostamento al caso di AveMundi, uno degli ultimi blocchi ingiusti che abbiamo documentato è evidente e, com'è facile intuire, le parole di IndyJr non sono affatto piaciute alla "famiglia" e hanno scatenato l'immediata risposta del capoccia Vituzzu (che ha commentato negli "astenuti"), seguita dal piccato voto contrario di M7 (peraltro non motivato com'è consuetudine, ma nessuno si è sognato di chiedergliene conto), proprio uno degli amministratori sceriffi, responsabile di alcune delle più eclatanti "pause wikipediane" di cui abbiamo poc'anzi accennato.

Ma vediamo cosa ha detto esattamente IndyJr per provocare tanta irritazione, ricordando che quanto espone si riferisce al quesito postogli a proposito del suo modo di intendere l'applicazione imparziale delle politiche di blocco, messa al bando e protezione delle pagine:

Penso che se di deve bloccare un vandalo recidivo, che prosegue a vandalizzare ignorando gli avvisi, sia giusto agire con tempestività. Ma se si deve decidere il blocco su utenze non vandaliche, magari con una lunga storia di contribuzione, sia giusto sentire la comunità e a tal proposito sarei per aprire sempre una pagina UP in casi in cui debbano decidere blocchi di utenze non vandaliche magari di lungo corso, come del resto precisato anche nelle politiche di blocco di cui al link di sopra, che ha il vantaggio sia di interessare la comunità del problema sia perché sia facile anche a distanza di anni sapere agevolmente perché quell'utenza fu bloccata. In caso di urgenza per tutelare il progetto è sempre possibile applicare un blocco breve prima di procedere. E sarei anche che una pagina UP resti aperta per almeno uno-due giorni prima di prendere decisioni, così che la situazione possa essere ponderata - come insegnano le procedure di cancellazione, il consenso può cambiare anche radicalmente rispetto a quel che appare nei primi istanti. Non bisogna dimenticare che demotivare valide utenze applicando blocchi ingiusti o affrettati, non supportati da motivazioni adeguatamente ponderate, può essere più dannoso per il progetto di un vandalo che si può agevolmente fermare, mentre una valida utenza che lascia il progetto è un danno irrecuperabile di mancati contributi. IndyJr (Tracce nella foresta) 21:50, 20 gen 2013 (CET)

In sintesi dice semplicemente che, escludendo palesi vandali, prima di "punire" e bloccare utenze esperte sarebbe più giusto sentire il parere della comunità attraverso l'apertura di una segnalazione (la cui procedura, peraltro, è espressamente prevista dal regolamento), che dovrebbe rimanere aperta a tutti almeno per qualche giorno al fine di allargare la base di pareri su cui fondare una decisione così grave e deleteria.
Cosa c'è da criticare? Sono concetti condivisibili da chiunque abbia un minimo di buonsenso.

Ma per Vituzzu quanto scritto dal collega merita queste parole:

La quinta risposta mi ha dato un po' l'impressione di voler "piacere a tutti i costi". Non è assolutamente roba da contro ma mi permetto di alzare la mano e dire "guarda che lavorare bene significa, alle volte, rischiare di scontentare qualcuno". -
-Vito (msg) 13:11, 27 gen 2013 (CET)

Evidentemente Vituzzu ha una lunga coda di paglia e ci regala la lapalissiana teoria che per lavorare bene è talvolta necessario scontentare qualcuno. Ovvio. Il problema di Vituzzu è che la frase "lavorare bene", in linguaggio vituzziano, significa: "mantenere il potere".
E quindi il concetto espresso da Vituzzu è sostanzialmente questo: se vuoi continuare a gestire il potere a tuo piacimento, devi essere pronto a sbattere fuori da Wikipedia chiunque metta in discussione il tuo potere.
Il povero IndyJr, che non capisce un concetto così basilare, diventa quindi, nell'insinuazione di Vituzzu, una specie di ruffiano alla ricerca di popolarità e consenso.

Ma è Pequod (degno cumpariello di Vituzzu) che con il commento qui sotto supera se stesso:

Anche rifacendomi al commento di Vituzzu al proprio voto, avanzo una mini riflessione. Indy parla di "utenze demotivate da blocchi ingiusti". Un "blocco ingiusto" su wp di solito è un blocco su cui si provvede ad alzare la voce. I blocchi su wp sono cautelativi, non sono "giuste" punizioni, magari commisurate a chissà quale reato. Si può parlare di "giustizia" quando si parli di "prove" e "fatti". Piaccia o meno, questioni relative al comportamento degli utenti non sono così nitide. Ed ecco che entra in ballo la questione del "cautelativo". Ci si può a quel punto interrogare sulla posatezza e sull'equilibrio di uno specifico admin. E di qui passare velocemente al gruppo admin nel suo complesso. Una mia veloce (e personale) valutazione è la seguente, più volte ribadita: il gruppo admin di it.wiki è buono, con tendenze all'ottimo: fatto di persone che si preoccupano di agire con coerenza, sicuramente perfettibili (non è un ruolo facile da tenere e da interpretare). Per quanto attiene agli edit sysop, accade lo stesso che accade su una voce: si discute. Io stesso quando fui candidato la prima volta opinai che per blocchi superiori al mese fosse necessario consultare la comunità e condivido l'opinione di Indy sulla opportunità di aprire le segnalazioni, anche come traccia dell'operato, magari con blocchi brevi, "cautelativi". Ma imho non va posta alcuna enfasi sulla "giustizia" dei blocchi: ciascuno avrà la sua opinione, ma la responsabilità "politica" di un edit sysop ricade in definitiva sul sysop, non su un qualche suo "elettorato attivo". I sysop non operano con vincolo di mandato: fanno quello che sentono di fare e, per ipotesi, lo fanno per il bene del progetto. Chiudo ripartendo dall'inizio: si fa molto rumore per blocchi "ingiusti" (dal punto di vista di chi?) e si spendono lacrime per gli utenti bloccati e "demotivati", ma fa molto meno rumore l'utente in buonafede (registrato o meno) che abbandona in silenzio, eventualmente danneggiato e frustrato dall'atteggiamento problematico di tali futuri demotivati. Il primo, che non ha un profilo problematico, non avendo da essere bloccato, lo perdiamo e basta. Dai secondi ci aspetteremo proteste furenti e minacce di abbandono. Ebbene, da utenti "di lungo corso" mi aspetto che sappiano come comportarsi e, conseguentemente, cosa sia un blocco e come prenda piede. --pequod ..Ħ 14:20, 27 gen 2013 (CET)

Pequod non si smentisce e riesce a dire tutto e il suo contrario, offrendo un concentrato di contraddizione e di incoerenza. 

Il suo vero problema è che non si deve parlare di giustizia. Non importa che un blocco sia giusto o ingiusto, l'importante è che sia giudicato opportuno da chi lo commina.
La ragione di questa impostazione è semplice: una segnalazione che diventi una specie di processo, con la partecipazione della comunità, toglie potere alla "famiglia".
Al contrario, i blocchi inflitti per ragioni "cautelari" (e mai più vagliati dalla comunità) consentono alla "famiglia" di gestire il potere senza limitazioni di sorta.

A proposito di "ruffianaggine"... il cumpariello Koji alle 3:33 di mattina non trova di meglio che concordare con l'acuta riflessione di Pequod!

Eh no, Pequod e soci, non è così che funziona.
Wikipedia si è data su un sistema di regole che vuole o comunque ambisce alla reciproca collaborazione e imparzialità (intesa come oggettività e neutralità).
La reciprocità e l'imparzialità presuppongono anche che le decisioni siano giuste ed equilibrate, e l'unica garanzia che lo siano sta nel vaglio della comunità.
Il fatto che alcuni amministratori, al contrario, ignorino un concetto tanto elementare e si arroghino il diritto di decidere a propria discrezione quando, come e a chi applicare le regole, "graziando" gli amici e i propri supporter con scuse a dir poco ridicole, è il vero danno a Wikipedia, che finisce non soltanto per allontanare gli utenti di vecchia data ma anche per scoraggiare gli utenti più novelli.

Se certi amministratori si occupassero di fare quello per cui sono stati eletti, ossia mantenere ordine e pulizia nelle voci e risolvere le questioni tecniche, invece che dedicarsi al chiacchiericcio da comari in chat e al monitoraggio degli interventi di utenti che hanno l'unico torto di non adeguarsi alla volontà e alle opinioni della "famiglia", ci sarebbero meno blocchi, meno malcontenti, meno ingiustizie e tanti utenti in più disposti a collaborare lealmente.

Hai voglia a dire che Wikipedia non è un esperimento sociale: Wikipedia è una società, è una comunità.
La tirannia e la prepotenza l'avvelenano esattamente come e quanto avvelenano qualsiasi altra comunità.

martedì 16 aprile 2013

Ama il prossimo tuo... ma non su Wiki!

Il WikiLove è uno dei principi più richiamati e sbandierati (ma anche ignorati) di Wikipedia, ma quando si parla di amore nel senso cristiano del termine, sull'enciclopedia libera bisogna andarci molto cauti perché la religione è una di quelle materie in cui tanti wikipediani rivelano la propria incapacità di mantenere una condotta neutrale, oggettiva ed enciclopedica.

E questo è del tutto comprensibile, dato che su religione, sport, politica e ideologie varie, la gente si azzuffa da secoli e non c'è da sperare che su Wikipedia le cose vadano diversamente.

E' anche comprensibile che più di qualche wikipediano sia ignorante su talune religioni culturalmente e storicamente lontane dal paese in cui vive.

Ma quando si parla di Cristianesimo sulla Wikipedia italiana, ossia nel paese che può considerarsi la patria del Cristianesimo sia dal punto di visto storico che culturale e perfino politico e geografico (il Vaticano è qui...) ci si aspetta un minimo di conoscenza dell'argomento, anche perché finanche i sassi hanno avuto una certa istruzione in proposito.

E tuttavia può succedere che qualcuno sia ignorante in materia e può succedere che nonostante tale ignoranza pretenda di trattare questo tema su Wikipedia. Peraltro, è ormai assodato che maggiore è l'ignoranza di un individuo, tanto più alta è la probabilità che contribuisca a Wikipedia italiana e ancora più alta la probabilità che ricopra incarichi di rilievo su essa.

Nel caso che ci accingiamo a documentare, l'ignoranza si estrinseca nel ben noto insegnamento cristiano: "Amerai il prossimo tuo come te stesso".
Non c'è persona che non lo conosca. Lo sanno perfino le vacche sacre indiane e i conigli delle isole Ryukyu. 

Ma c'è almeno una persona al mondo che ne ignora bellamente l'esistenza.
E questa persona scrive, ovviamente, sulla Wikipedia italiana.

Ve la presentiamo.
Si chiama CarloM, ovvero Carlo Morino. A lui si deve l'apposizione, alla voce "Comandamento dell'Amore", dell'avviso: "Questa voce è ritenuta da controllare. Motivo: sembra una RO".
RO sta per Ricerca Originale.



Come sarebbe a dire Ricerca Originale? C'è solo la frase, riportata da ben quattro vangeli e arricchita di un breve commento di Papa Benedetto XVI. Dove starebbe la ricerca originale?
Addirittura quando qualcuno ha tentato di rimuovere l'avviso, il tenace CarloM lo ha rimesso:


Insomma, duemila anni di storia cristiana e il più importante insegnamento del cristianesimo (importante non solo dal punto di vista religioso, ma anche morale e umano a prescindere da qualsiasi credo religioso) sono stati buttati alle ortiche dal buon CarloM, che evidentemente non lo conosce.

Lo stesso CarloM, al contrario, non ha alcun dubbio sulle origini della ricetta dei Carciofi alla giudia... alla cui voce ha contribuito senza porsi problemi di sorta, nonostante la stessa pagina parli di "probabilità" e l'unica fonte citata sia un semplice blog.
Ma va da sé che il comandamento cristiano era una RICERCA ORIGINALE, mentre quella dei carciofi al massimo è una RICETTA ORIGINALE. Sempre RO sono, ma c'è una bella differenza e probabilmente per CarloM si può fare a meno di amare il prossimo ma di certo non i carciofi alla giudia.

Il suo comandamento dev'essere AMA I CARCIOFI COME TE STESSO.

Si ringrazia Alberto S. per la segnalazione.

sabato 9 marzo 2013

Chi va in Champions League

Ormai è un fatto assodato: l'assoluto pressapochismo e la profonda non conoscenza della materia trattata regnano sovrani su WikiItalia, dove tali lacune sono sempre colmate con la ricerca del consenso alle proprie ipotesi (talvolta vere e proprie invenzioni) personali e di fonti (quando presenti) di discutibile affidabilità.

Anche quando l'argomento è estremamente facile da gestire, è tutt'altro che raro vedere i contributori - e fra questi, Wikipediani di un certo peso, ahinoi!, alla luce dei numerosi interventi operati (sulla cui qualità è sempre più doveroso nutrire fortissimi dubbi) - perdersi letteralmente in un bicchier d'acqua.

L'ennesimo esempio ci viene "gentilmente" fornito dall'attuale edizione della UEFA Champions League ed in particolare da questo sconcertante scambio di opinioni presente nella pagina di discussione. Quasi ogni singola battuta merita di essere visionata e commentata per capire in che mani è finita quella che molti (in primis il suo creatore) considerano la fonte più usata e affidabile della Rete.


Prima d'addentrarci in questo florilegio di inesattezze, ci pare utile ricordare che dall'edizione 2009/10 della Champions League sono variati, anche ma non solo per il cambio di formula, i criteri che stabiliscono il turno di partenza delle partecipanti; in particolare, le squadre che iniziano il torneo dalla fase a gironi sono passate a 22, e precisamente:
  • la detentrice;
  • le prime classificate delle migliori 12 federazioni nel ranking UEFA;
  • le seconde classificate delle migliori 6 federazioni nel ranking UEFA;
  • le terze classificate delle migliori 3 federazioni nel ranking UEFA.
Qualora non fossero presenti in un turno tutte le squadre che il regolamento prevede debbano da lì cominciare il torneo, si devono operare opportuni aggiustamenti che s'esplicitano nel far cominciare da un turno migliore (o anche due) un numero adeguato di squadre, con preferenza accordata alle prime classificate. I casi di "posti vacanti" nel concreto si riducono a due: la detentrice che abbia acquisito il titolo sportivo necessario attraverso il campionato nazionale e la non partecipazione al torneo di una federazione e/o delle sue rappresentanti.

Orbene, premessi questi dati essenziali, e avvertendovi di tenervi ben saldi davanti ai monitor, diamo il via alla lettura della discussione, che parte da una domanda posta dall'immancabile ip anonimo che fa riferimento alla finale dell'edizione 2011/12 (protagoniste Bayern e Chelsea, dove a spuntarla sarà quest'ultimo):

Dovesse vincere la Champions il Chelsea dove viene collocata? Subito nei gironi? Se si, quale delle 22 squadre che si sono qualificate nei gironi fa i play-off? Questo commento non firmato è stato inserito da ‎ 93.40.135.164 (discussioni contributi) 01:17, 14 mag 2012.

Avete letto bene! L'ip anonimo (e fa bene a voler restare tale) ha proprio chiesto: "La detentrice, una delle 22 squadre a partire dai gironi, partirà dai gironi? E se sì, al posto di quale di queste 22 squadre, di cui fa già parte la stessa detentrice?"
È facile intuire che questa domanda nasca dall'errata ma comune convinzione che la "22ª" squadra a partire dai gironi non sia la detentrice - in quanto tale - bensì la prima classificata della 13ª federazione; da ciò nascono i dubbi (inutili, se si conoscesse il regolamento) del destino del Chelsea, solo sesto in Premier League.
Purtroppo nell'incredibile mondo di WikiItalia non solo sono poste domande perfettamente inutili: vi è pure chi risponde... peggiorando ancor di più le cose!

qui, anche se senza fonte, leggo questa causa della vittoria del Barcellona campione di Spagna nella finale di Londra 2011, si è liberato il posto riservato ai campioni d'Europa che passa di diritto ai primi esclusi, cioè i campioni di Svizzera riferita all'edizione precedente. Ne deduco che il Chelsea andrebbe direttamente alla fase a gironi, mentre in caso di sconfitta un'altra formazione campione nazionale (chi?) verrebbe ammessa direttamente alla fase a gironi. Per la certezza bisogna cercare il regolamento ufficiale. --Cpaolo79 (msg) 12:57, 14 mag 2012 (CEST)

Precisiamo che il primo link ("qui") si riferisce a una pagina di WikiItalia nel frattempo aggiornata e quindi non più contenente la frase estrapolata da Cpaolo79, il cui intervento ci lascia parecchio perplessi visto che finisce per fornire le risposte corrette. Perché non riusciamo a capire come ci sia arrivato: infatti, la frase riportata... inverte letteralmente la situazione reale rifacendosi a tutt'altra casistica e vien da pensare che: o non ha letto il riferimento da lui stesso inserito o l'ha interpretato... ma all'inverso, paradossalmente così imbroccandola! Oppure che, al contrario dell'ip anonimo, ovvero conoscendo il regolamento, non abbia colto (per sua fortuna) il presupposto errato della domanda.

In linea teorica dovrebbe essere qualificato il Chelsea nei gironi ma venire considerato una squadra neutra cioè non inglese solo per i sorteggi (in pratica può esserci un derby inglese già nei gironi) -- Erik91 ☆☆☆ e ora andiamo verso la quarta 13:27, 14 mag 2012 (CEST)

BUM! Erik91, al contrario di Cpaolo79, coglie appieno il (non) senso della domanda e, condividendolo (ovvero, non sapendo un accidente dal punto di vista regolamentare), rovista nel bagaglio della sua memoria rifacendosi ad un esempio che ritiene calzante.
Peccato che non sia assolutamente così, come avremo modo di spiegare a breve.
Ma ecco arrivare prontamente (insomma, 10 ore dopo, a dire il vero) Aky il grande (evitiamo di completare con un sostantivo adeguato) a dar manforte:

Esatto, è già successo nella Champions League 2006, quando il Liverpool campione d'Europa non si classificò tra le prime quattro ed ai gironi fu sorteggiato proprio con il Chelsea. -- Aky il grande 23:24, 14 mag 2012 (CEST)

Il magno Aky dettaglia l'esempio concreto cui si rifaceva Erik, provando così la loro totale non conoscenza della materia. È vero che il Liverpool fu ammesso a partecipare all'edizione 2005/06 (e non 2006) della Champions League pur non avendone titolo (all'epoca, infatti, l'essere detentore non era da solo sufficiente) ma, come ampiamente e ben spiegato dalla famigerata circolare UEFA n. 078:
  1. si trattò di un'eccezione al regolamento e quindi non della norma;
  2. partì dal 1° turno di qualificazione e non dai gironi;
  3. non gli fu applicata la protezione della nazionalità per tutte le fasi del torneo, e non solo per i gironi;
  4. proprio per evitare il ripetersi di situazioni del genere, i criteri d'iscrizione si sarebbero modificati nel futuro (nel concreto dall'edizione 2006/07).

Pertanto la premiata coppia Erik & Aky riporta, e pure in modo errato, un'eccezione del passato spacciandola per una regola valida nel presente: in due non ne fanno mezzo, verrebbe da dire...

Tuttavia, nessuno prende provvedimenti e sarebbe curioso appurarne il motivo: nessuno se la sente di contraddirli oppure veramente nessuno si rende conto delle corbellerie che inanellano?

Nella versione inglese di Wiki,dicono che se il Chelsea vincesse la Champion's, il Tottenham passerebbe in Europa League...--151.45.64.102 (msg) 23:36, 14 mag 2012 (CEST)

Nemmeno fra ip anonimi ci s'intende: uno chiede (inutilmente): "Il Chelsea va ai gironi di Champions?" e l'altro risponde: "Il Tottenham farà l'Europa League!". Ovviamente la fonte è sempre e solo Wikipedia, nel solito collasso di autoreferenzialità. Per inciso: quanto riportato nella risposta è corretto, peccato che non c'entri un tubo con la domanda posta pur rilevando un secondo aspetto del "caso Chelsea", che spiegheremo a breve.

Esatto. Dovrebbe essere proprio così. Qui una fonte attendibile a mio avviso.--Dipralb scrivimi 00:21, 15 mag 2012 (CEST)

Allegria: per Dipralb la fonte attendibile per un aspetto regolamentare di un torneo di calcio è... www.goal.com! Un po' come se la voce dedicata al fuorigioco fosse curata rifacendosi ai filmati presenti su youtube del "moviolone" del Processo di Biscardi: a ennesima dimostrazione che non v'è da stupirsi se la qualità è a livelli infimi, non sapendo nemmeno partire dalle reali fonti da consultare caso per caso!

un attimo: nel 2006 fa fatta una deroga al regolamento ammettendo 5 squadre per l'inghilterra. fu questo il motivo per cui il liverpool fu considerata squadra neutra --Salvo da PALERMO 00:26, 15 mag 2012 (CEST)

Ohibò! Dopo tanto parlare a vanvera, arriva qualcuno che in meno di due righe è riuscito a non infilarci dentro nemmeno un errore (facciamo salvi quelli di battitura e grammaticali), eccezion fatta per l'anno (la deroga è del 2005). Fossimo in Salvo cominceremo a preoccuparci: qualcuno potrebbe pensare che sia un infiltrato che non vuole il bene di WikiItalia.

IMO quella fonte è sbagliata non puoi togliere un posto champions ad una squadra se per regolamento l'ha conquistato comunque vediamo come si risolverà la questione è inutile discuterne fra meno di una settimana vedremo --Erik91 ☆☆☆ e ora andiamo verso la quarta 09:51, 15 mag 2012 (CEST)

Meno male! WikiItalia è salva! Fortuna che arriva Erik a metterci una pezza e far rientrare la media di castronerie presenti in ogni intervento di questa discussione nei parametri standard.
Infatti, in appena 2 interventi 2, Erik dimostra di:
  • ignorare che dal 1999/2000 nessuna federazione può iscrivere più di 4 squadre in Champions League;
  • ignorare che già nel 2000/01 la Spagna si trovò con il primo precedente del "caso Chelsea";
  • ignorare che nel 2005/06 all'Inghilterra fu concessa un'eccezione e non applicata una regola;
  • ignorare che dal 2006/07 le norme sono pure cambiate sul punto.
Non per nulla, ammette pure candidamente di... aver bisogno dell'eventuale verificarsi di un caso concreto per conoscere una banalità come i titoli sportivi per iscriversi alla maggiore e più nota competizione per club europea! Non una novità, quest'ultima: i più affezionati e assidui lettori dovrebbero ricordarsi un altro identico precedente dov'era coinvolto Salvo. E ricordiamo sempre che Erik s'è prefisso il traguardo dei 10.000 contributi e sta filando dritto verso questo traguardo... nonostante tutto!

Se è sbagliata quella fonte è altrettanto sbagliata questa pagina. Per il precedente: ricordo che proprio dopo quel caso il regolamento fu cambiato. Ma con i "ricordo" (soprattutto con i miei) non andiamo da nessuna parte: ci vuole il regolamento ufficiale! --Cpaolo79 (msg) 15:20, 15 mag 2012 (CEST)

Cpaolo79 arriva al limite estremo di autoreferenzialità wikipediano: la fonte esterna usata da WIkiItalia è valida perché... è avvalorata da quanto presente nella stessa WikiItalia!

Se vogliamo dar ragione alla Wiki inglese (come vedo abbiamo fatto, e penso anch'io sia giusto), Braga e Spartak Mosca dovrebbero essere messe nel turno di playoff, adesso...--151.45.64.102 (msg) 00:13, 20 mag 2012 (CEST)

E chiudiamo con un bel tocco d'esterofilia - che non guasta mai - a rendere più convincente l'autoreferenzialità: anche in inglese Wiki si dà ragione!
Questo lungo sproloquio non è rimasto confinato alle discussioni, facendo confluire le sue nefaste conseguenze sulla voce vera e propria dove potete leggere il seguente obbrobrio:


Poiché il Chelsea, vincitore della UEFA Champions League 2011-2012, non è arrivato tra le prime 4 posizioni della Premier League 2011-2012, e poiché vale la regola che nessuna federazione può avere più di quattro squadre partecipanti alla Champions League, il suo ingresso nella fase a gironi, come detentore del titolo, è avvenuto a spese del Tottenham Hotspur, classificatosi al 4º posto del campionato, che invece parteciperà alla UEFA Europa League 2012-2013.

In realtà, come spiegato all'inizio, il Chelsea da detentore parte di diritto dalla fase a gironi e quindi ciò non è avvenuto a spese di un altro club, straniero o inglese, men che meno del Tottenham Hotspur che, quale 4° classificato della Premier League 2011/12, aveva accesso diretto agli spareggi (play off) di Champions League.

Tuttavia il caso del Chelsea (detentore appartenente ad una delle prime 3 federazioni europee e senza titolo sportivo nazionale per partecipare alla Champions League a un'edizione dal 2009/10 all'attuale) meritava un approfondimento, considerando come l'UEFA sia nel concreto andata contro, non tanto ai suoi regolamenti, quanto ad una sua prassi quasi "codificata" nello stilare il tabellone definitivo delle sue coppe, di cui non si trova traccia né nelle discussioni né nella voce. Ma secondo voi, l'omissione dipende perché chi s'è occupato della voce (escludendo Erik, perché non ci piace vincere facile) ha ritenuto la discrepanza poco rilevante o perché non è stato in grado nemmeno di rilevarla?