mercoledì 27 giugno 2012

Sanremofilo 2012

Il 4 giugno 2012 l'utente Sanremofilo è stato candidato alla carica di amministratore della Wikipedia italiana. La candidatura è arrivata giusto un anno dopo che lo stesso utente era stato proposto per la stessa mansione: allora correva il 5 giugno 2011 (probabilmente qualcuno su Wiki si è appuntato un promemoria a 365 giorni).

E proprio come un anno fa, Sanremofilo non ce l'ha fatta, nonostante abbia portato a casa ben 105 voti favorevoli, su un totale di 132 voti espressi. Per essere eletti, infatti, è necessaria una maggioranza dell'80%, una regola introdotta per sottolineare l'importanza delle funzioni svolte da un amministratore, che pertanto deve godere di un consenso pressoché unanime.
Del resto, i requisiti di voto sono piuttosto stringenti: occorre avere un significativo numero di edit e bisogna essere registrati su Wiki da alcuni mesi.
Chiaramente questi requisiti così stringenti hanno come conseguenza che basta un numero relativamente piccolo di voti contrari per mandare in buca un'elezione.
E dato che un amministratore è pur sempre un utente, che nel corso di anni di contribuzione si è inevitabilmente attirato un certo numero di antipatie - a torto o a ragione - da parte di altri utenti, succede che quel numero di voti contrari si concretizzi e aumenti nel tempo.

La soluzione più semplice sarebbe quella di favorire la partecipazione di un elevato numero di utenti al voto: se votassero centinaia, migliaia di utenti, sarebbe ben difficile che alcune decine di voti contrari determinassero l'esito di un'elezione.
Ma sulla Wiki italiana c'è chi è allergico alle votazioni (pericoloso sinonimo di democrazia e vera e propria minaccia al proprio potere) e così si fa di tutto per limitare al massimo la partecipazione degli utenti: le votazioni sono semi-nascoste ed è proibito pubblicizzarle o richiamare l'attenzione su di esse.

Ecco, allora, che puntualmente rispunta l'idea di abbandonare i voti e passare al consenso.
In tal caso, gli utenti (quei pochi che partecipano alla vita burocratica di Wiki) si limiterebbero a esprimere la propria opinione e spetterebbe a un sysop (un amministratore o un burocrate) valutare se c'è sufficiente consenso, stabilendo (a proprio giudizio) il peso e la validità di ciascun parere.

Dato che questo tipo di valutazione è soggettiva, il meccanismo consentirebbe di fatto di promuovere i candidati amici e di bocciare quelli scomodi, e sancirebbe il dominio assoluto della Wikimafia sul destino dell'enciclopedia libera.
Da tempo la Wikimafia tenta di far approvare questa modifica ai regolamenti che disciplinano le elezioni e le riconferme degli amministratori e non è un caso che anche questa volta la proposta sia partita da un suo esponente, Sergio Blackcat:


Blackcat ha affermato che esiste un gruppo di utenti che sistematicamente boicotta certe votazioni, quindi ha utilizzato questa circostanza per riproporre il passaggio all'elezione per consenso.
Peccato per lui che un altro utente, CPaolo79, ha fatto due conti e ha scoperto che l'affermazione di Blackcat è falsa, condividendo i risultati con gli altri utenti:


Blackcat, quindi, ha fornito dati fasulli nel tentativo di avallare la sua proposta.

Pensate che Blackcat sia stato punito?
Toglietevi dalla testa un simile pensiero. Alla prima occasione piuttosto hanno punito CPaolo79, che lo aveva sbugiardato! Questo il link al blocco comminato a CPaolo79, con una scusa banale (che vedremo più avanti).

In ogni caso, un buon numero di utenti ha nuovamente ribadito la propria contrarietà al passaggio al sistema del consenso, nel corso di una discussione così lunga e animata che ha richiesto l'apertura di una seconda pagina di commenti.

Secondo voi la Wikimafia si è rassegnata? Macché.
Ha aperto una terza pagina di discussione, questa volta seminascosta in una sandbox (ingegnoso espediente per evitare che la discussione sia partecipata agli altri ignari wikipediani) al fine di mettere a punto il nuovo regolamento di elezione!


Qui il link alla pagina, qui il link alla connessa discussione.

Quando CPaolo79 ha insistito affinché la discussione proseguisse in una pagina pubblica e non su una sandbox seminascosta, il poveretto è stato subito punito con un blocco (come si è detto prima).

Anche quest'altra pagina in sandbox, però, dopo lunghe discussioni si è arenata contro l'opposizione di utenti che non intendono permettere che la Wikipedia italiana passi definitivamente sotto il totale controllo della Wikimafia.

Ma non dubitate: la Wikimafia tornerà alla carica, sperando che prima o poi, magari approfittando della disattenzione degli utenti, si riesca a far passare l'oscena proposta.

Del, resto, era stato proprio Sanremofilo a preannunciare, durante un'altra votazione controversa (link):

Comunque vada a finire questa votazione (modalità che, si sa, risulta "dannosa"), mi pare di tutta evidenza che occorra ripensare ad un sistema di elezione alternativo: non si può andare avanti così. --Sanremofilo 14:31, 15 ott 2011.

Intanto, a margine di questa vicenda, segnaliamo questo intervento di Pequod (alias Pequod76):


Dopo l'ammissione di Sergio Blackcat sull'esistenza della Wikimafia, è giunta quella di Pequod sull'esistenza di una guerra civile su Wikipedia (proprio come abbiamo sostenuto fin dall'inizio).

Pian piano gli altarini si vanno scoprendo,  rivelando che abbiamo ragione su tutta la linea (del resto, non abbiamo mai fatto affermazioni che non fossero supportate dai link alle voci e alle discussioni di Wikipedia che le dimostrano): i conti tornano...

venerdì 1 giugno 2012

Banane nelle pagine e prosciutto sugli occhi

Forse anche su Wiki Perle, così come su Perle Complottiste, dovremmo introdurre un Premio annuale per i wikipediani più Perloni, e in tal caso potrebbe essere una buona idea quella di intitolarlo Premio Wiki Prosciutto, da assegnare a quei wikipediani tanto solerti nell'intervenire per correggere/annullare/sanzionare gli interventi su pagine che seguono con particolare attenzione, e a dedicarvi fiumi di commenti, quanto distratti nel controllare inserimenti vandalici su pagine meno succose.

Provate a spostare una virgola su una pagina che parli di argomenti politici o sia inquadrabile in periodi storici ben definiti, in qualsiasi ora del giorno o della notte, e vedrete piombare amministratori in pigiama e patroller pluridecorati che stanno ancora masticando l'ultima forchettata di maccheroni al ragù, pronti ad annullare il vostro contributo o a bacchettarvi sonoramente.
Per non parlare di quel che potrebbe succedervi se inserite un voto nella procedura di elezione o riconferma di un amministratore o vi accodate a chi si oppone alla sua riconferma tacita: finite diritti diritti in una delle liste amici/nemici che qualcuno mantiene con precisione degna di uno scriba egiziano e diventate un "osservato speciale" con tanto di fotosegnaletica attaccata sul bordo del monitor.

Capita così che la voce "Sequestro di persona", che non è certamente una voce di secondo piano tra quelle che potenzialmente possono essere consultate dall'utente medio, si presenti così:


Il sequestro di persona, in diritto penale, è la banana prevista dall'art. 605 del Codice Penale che recita: « Chiunque priva taluno della libertà personale di farsi i cazzi suoi è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.
La pena è della reclusione da uno a dieci anni, se il fatto è commesso:
in danno di un ascendente, di un discendente o del coniuge
da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni »
* in italia pero' con mille scuse esci al massimo dopo tre mesi per buona condotta
È prevista un'ipotesi delittuosa speciale, qualora tale fattispecie di reato, venga effettuata al fine di avere un profitto: il sequestro di persona a scopo di estorsione.

I vandalismi - che abbiamo segnato in grassetto - sono stati inseriti il 22 maggio scorso e da allora nessuno se n'è accorto o ha ritenuto di annullarli:


Precisiamo una cosa. Alla nostra mail giungono numerose segnalazioni di questo genere e solitamente non ne teniamo conto, perché i vandalismi sono frequenti e perché il dubbio che quelli segnalati (e in particolare quelli recenti) siano opera dello stesso segnalante è legittimo e non abbiamo alcuna intenzione di stimolare certi comportamenti né prestare il fianco a chi potrebbe sostenere che siamo stati noi stessi a farlo.

Del resto, se volessimo pescare vandalismi datati e mai rimossi, ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta (basti pensare alla voce FBI Ten Most Wanted Fugitives, dove dalla prima stesura, nel giugno del 2007, c'è scritto che la lista dei 10 maggiori ricercati dell'FBI nacque da una proposta fatta durante... una partita a Peppa! E sì che la voce è stata letta e riletta da fior di blasonati utenti e amministratori).

In questo caso abbiamo fatto un'eccezione perché conosciamo il segnalante, perché siamo incappati nella pagina seguendo un percorso iniziato altrove e perché proprio in questo periodo su Wiki sono in corso accese discussioni e interventi di "emergenza" su determinate pagine e procedure, per cui la circostanza dimostra che troppi wikipediani (specialmente fra gli amministratori e i patroller) svolgono le proprie funzioni di controllo e manutenzione soprattutto nell'ambito di argomenti rispetto ai quali hanno un interesse personale, piuttosto che per il bene generale di Wikipedia.

Ad esempio il gruppetto di Vituzzu e soci è troppo impegnato nelle discussioni sulla Battaglia di Tarnova per accorgersi dei vandalismi che colpiscono altre voci.
La Battaglia di Tarnova è compresa non solo nei fatti della II Guerra Mondiale, ma anche e soprattutto nella Guerra Civile di Wikipedia che da anni oppone agguerriti amministratori e utenti che si danno battaglia per decidere se certe voci (pertinenti al nazi-fascismo e alla Resistenza) siano enciclopediche e se debbano presentare i fatti (e ancor più le relative interpretazioni storiche) in un senso piuttosto che in un altro.
L'ex amministratore Piero Montesacro, capostipite di un clan oggi perpetuato da Vituzzu e altri seguaci, si oppose alla presenza della voce perché

citata e studiata esclusivamente da reduci e/o nostalgici e da nessuno storico di vaglia (...) caricata del significato eminementemente politico di termopili del fascismo repubblicano (...) assenza di fonti diverse da quelle reducistiche e assimilabili, prone a scivolare nell'apologetica e nel sensazionale per loro stessa natura (...) Piero Montesacro 21:48, 27 ott 2011 (CEST).

Secondo Montesacro, la Battaglia di Tarnova fu un episodio bellico di scarsa importanza, valorizzato soltanto dalla storiografia affine al fascismo (che considera lo scontro una vittoria nazifascista contro le forze jugoslave e partigiane) e pertanto non è enciclopedica.
Inoltre Montesacro contestava la violazione del secondo pilastro, nella parte in cui prescrive che

... le voci non devono contenere l'opinione di una sola parte, ma piuttosto riportare le diverse teorie inerenti all'argomento ...

Le ragioni di Montesacro, a ben vedere, sono campate in aria. Innanzitutto, considerando che su Wikipedia trovano posto voci che su qualsiasi enciclopedia "normale" non verrebbero nemmeno menzionate (si pensi a tutti i personaggi del fumetto Pokemon...), qualsiasi episodio bellico va considerato enciclopedico a priori. Il fatto che sull'episodio di Tarnova esistano soltanto fonti storiografiche di parte non solo non è vero (basta verificare i riferimenti inseriti nella voce) ma nulla toglie alla valenza enciclopedica della vicenda e non ne fa venir meno l'esistenza.
In secondo luogo, la Battaglia di Tarnova è citata sul sito dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani: se anche i partigiani la riportano e la citano, non si vede per quale motivo non possa stare su Wikipedia. 
Infine, il senso del secondo pilastro si applica alle opinioni (a patto che siano serie e qualificate) non certo ai fatti.
Questa storiella di dare spazio a qualsiasi opinione è la stessa che ha permesso alle teorie complottiste di approdare su Wikipedia (e non è un caso che proprio Montesacro fu un tenace sostenitore di queste teorie in relazione agli attentati dell'11 settembre del 2001).

Ad ogni modo, c'è voluta una votazione per stabilire che la pagina sulla Battaglia di Tarnova non andava cancellata.

Nel frattempo il testimone della guerra contro la voce, stanti le prolungate assenze di Montesacro, è passato al suo fedele alleato Vituzzu, che ha continuato a ostacolare in tutti i modi la stesura della voce, giungendo perfino a inserire la bandierina delle brigate partigiane Garibaldi (contro il consenso degli utenti, che ritenevano che la bandierina spettasse solo alle forze presenti sul campo in forma autonoma) e a bloccare la voce per impedirne l'accesso agli utenti che non la pensavano come lui.

E quando uno di quegli utenti è andato nella pagina di discussione di Vituzzu a contestare il suo comportamento è intervenuto Pequod76 (fido scudiero di Vituzzu) a cancellare completamente l'intervento (qui potete verificare la contestazione e la sua cancellazione):


Il fatto che Pequod76 sia andato a cancellare un commento inserito da un utente nella pagina privata di Vituzzu dimostra chiaramente quanto sia stretta la connessione e la complicità tra Vituzzu e Pequod e conferma che i due (assieme ad altri) agiscono in sinergia.
Inutile dire che il tentativo di far sparire la contestazione è altrettanto scorretto ed esecrabile.

Sta di fatto che Vituzzu ha abusato ancora una volta dei suoi poteri di amministratore per imporre il proprio punto di vista in una discussione, e il modo di operare della Wikimafia ha trovato un'ulteriore conferma nella condotta di Pequod76.

E sta di fatto che mentre la Wikimafia si spende nel tentativo di imporre le proprie opinioni e il proprio potere, i vandali, come si è visto sopra, se la ridono allegramente.